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Gennaro Oliviero - Filippo Ianniello

Sessa Aurunca / Santa Maria Capua Vetere / Teano – Oliviero nel Pd per l’uninominale, contenti gli “Iannielliani”. Ora dovranno dimostrare il loro valore

Sessa Aurunca / Santa Maria Capua Vetere / Teano (di Armando Cappelli) – Oliviero rimarrà nel Pd e correrà nel collegio uninominale di Santa Maria Capua Vetere, tirano un sospiro di sollievo gli “Iannielliani” (perchè appartenenti al gruppo di Sinistra e Italiana capeggiato da Filippo Ianniello) che rischiavano di essere oscurati, intanto salgano le possibilità che la Sgambato corra nel proporzionale e la Picierno quasi certamente sarà costretta a rimanere a Bruxelles. Il quadro delle candidature alle prossime politiche del 4 marzo si va ormai delineando. Sabato sera il commissario provinciale del Pd  Franco Mirabelli ufficializzerà le candidature che arriveranno direttamente dalla capitale. Per ciò che riguarda il collegio di Santa Maria, appare ormai quasi certa la candidatura nell’uninominale del consigliere regionale Gennaro Oliviero. Sfumata, ormai, la voce che vedeva il presidente della commissione regionale ambiente candidato nelle fila di liberi e uguali, per la gioia dei dirigenti ed iscritti di Sinistra Italiana in quel di Sessa, guidati dal professore Filippo Ianniello. Il loro timore era quello, con l’ingresso di Oliviero, di essere spazzati via dalla coalizione di Piero Grasso, poiché, inevitabilmente li avrebbe oscurati. Ora però dovranno dimostrare che a Sessa Aurunca hanno un seguito e questo si vedrà dal responso delle urna. Salgono le quotazioni della deputata sammaritana Camilla Sgambato che andrebbe a guidare la lista proporzionale in quota del ministro Orlando. Questo scenario pero, mette fuori definitivamente l’eurodeputata sidicina Pina Picierno. Quest’ultima non ha mai negato la sua voglia di ritornare nel transatlantico romano e di lasciare l’europarlamento. Tutti per mesi la davano per certa candidata capolista nel proporzionale nel collegio di Santa Maria. Cosa è successo per far cambiare i piani? Probabilmente  i continui sondaggi poco gratificanti per il partito democratico, hanno indotto i vertici romani a puntare non su un nome popolare ma su chi dietro la popolarità ha anche qualche voto da spendere. Probabilmente qualcuno a Roma avrà capito che non basta frequentare i bei salotti televisivi per far risalire la poco gratificante percentuale del Pd in terra di lavoro. Ma la Picierno non ha certo intenzione di attaccare le scarpe al chiodo. Ha comunque un piano B. Infatti, con la modifica della legge elettorale all’europarlamento si garantirebbe un bel posticino in un listino sicuro dove non serve portare in dote un consistente scrigno di voti. E’ vero che è faticoso fare la spoletta tra Bruxelles e Teano, ma è pur meglio di niente.

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