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vairano patenora. E’ stato necessario forzare il cancello per permettere al corteo funebre di entrare nel camposanto di Vairano Patenora. E’ successo pochi giorni fa in paese fra l’incredulità della gente e dei parenti del defunto. Minuti in cui si è alternata la rabbia all’ironia per un qualcosa che appare irreale, frutto della fervida immaginazione di qualche regista cinematografico. Tutto vero invece.
La “sfortuna” del morto è stata quella di aver affrontato l’ultimo viaggio il lunedì, giorno di chiusura delle strutture cimiteriali del paese. Una chiusura che però dovrebbe riguardare solo i visitatori e non color che invece nel camposanto dovranno passarci l’eternità. Così. lunedì scorso, quando il corteo funebre è giunto nei pressi del cancello è stato chiaro che il passo era bloccato da un catenaccio. Il custode (che giustamente stava godendo del suo giorno settimanale di riposo) era praticamente introvabile e l’altra persone che aveva una copia delle chiavi si trovava lontano da Vairano. Non c’è stata scelta: si è proceduto alla rottura del catennaccio. Tutto sotto gli occhi dei familiari e dei parenti del defunto che non sapevano se piangere oppure ridire dell’assurda situazione. La speranza è che quanto accaduto (amplificato anche attraverso facebook) possa servire da esperienza per non ripetere l’errore evitando così di “lasciare” altri in morti in strada
Davvero indescrivibile quanto successo! per beghe tra ditte di onoranze funebri devono rimetterci i poveri defunti. E’ una vergogna. E dire che sembra che la ditta che gestisce il cimitero, di cui si vede in foto un operaio intento a tagliare il lucchetto, era stata avvisata la mattina. E poi che giustificazione è che il custode ha il giorno di riposo, fino a prova contraria la gestione è affidata alla ditta, che deve garantire la reperibilità h 24, e non ad un suo dipendente. Una vicenda squallida che si spera non si ripeta.
Solo fesserie…. Imparate le leggi e poi commentate…
e imparacele tu le leggi e forse dimentichi che l’appalto è lex specialis ed è il caso che vai a leggertelo.
Caro Prof. Augusto non posso esimermi dal farle presente che la normativa in materia di servizi e custodia cimiteriale obbliga, anche a mente del d.lgs 163/2006 e delle disposizioni applicabili anche secondo il bando di gara, obbligano al servizio di reperibilità in modo da coprire il periodo di chiusura dei cimiteri per l’esecuzione del servizio di ricevimento dei feretri e delle ceneri. È questa e’ la legge, il resto e solo buio di notte. E più cercate di giustificare l’ingiustificabile e più vi rendete ridicoli.
Spesso la logica e il buon senso vanno al di là della norma e producono maggior frutto!
Leggi a parte, è, a mio avviso, cattiva organizzazione e, soprattutto, mancanza di rispetto. Evitiamo di essere suscettibili alle accuse e ammettiamo che si sarebbe potuto ovviare alla mancanza del guardiano autorizzato.