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CAPRIATI AL VOLTURNO – Il tandem Iacovone Prato all’attacco del sindaco. Ma Viccione resiste: approvati in consiglio tutti i punti

di FRANCESCO MANTOVANI

CAPRIATI AL VOLTURNO. Punti all’ordine del giorno tutti approvati nel corso dell’assise svoltasi l’altra sera nella sala consiliare del comune di Capriati a Volturno. La maggioranza targata Giovambattista Viccione prosegue il suo cammino. Ma per il consigliere di minoranza, Antonio Iacovone, ben tre argomenti in agenda non avrebbero dovuto proprio essere portati in aula. Richiamando la delibera di consiglio numero 40 del 30 ottobre 2009, Iacovone faceva infatti notare al sindaco che tre temi avrebbero dovuto passare prima al vaglio della Commissione per la revisione dello statuto e del regolamento comunale secondo quanto contenuto nel richiamato deliberato. Ora, poiché non esiste agli atti del consiglio nessuna revoca di quella delibera, tre argomenti votati dalla maggioranza ieri sera per l’ex sindaco sono illegittimi. Motivo per il quale il gruppo Iacovone – a cui si è aggiunto il gruppo di Pasqualino Viti (e per il primo punto, quello relativo all’approvazione del regolamento e determinazione aliquote per l’applicazione dell’Imu, anche il consigliere Adriano Prato) – si assentava dall’aula al momento dell’approvazione. Nel corso della discussione relativa alla determinazione delle aliquote Imu, il sindaco, nonché presidente del consiglio comunale, sottolineava con soddisfazione che <<il bilancio di previsione si è chiuso con un attivo di circa 187mila euro. In assestamento, poi, si sono aggiunti anche 944mila euro provenienti da una transazione con l’Enel per i diritti Ici (oggi Imu) dei cinque anni pregressi mentre da quest’anno la stessa Enel dovrà versare oltre 200mila euro l’anno nelle casse dell’ente>>. Inoltre, <<le aliquote – continuava – resteranno invariate al 4 x 1000 per la prima casa mentre si attestano intorno alla soglia del 6/7 per 1000 per la seconda abitazione>>. Anche il seguente argomento (“Esercizio finanziario 2012 – Salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione dello stato di attuazione dei programmi – determinazioni”) passava con i voti della maggioranza. Solo il consigliere Adriano Prato votava contro mentre i gruppi Viti e Iacovone si assentavano nuovamente al momento del voto per la stessa ragione di cui sopra. Prima di tutto ciò, dai banchi della minoranza piovevano forti critiche nei confronti della fascia tricolore. Ad alcune domande poste dal tandem Iacovone- Prato relative a ad un aumento dei costi (circa 12mila euro) a del comune sul capitolo raccolta e smaltimento rifiuti, Viccione tentennava prima di affermare di voler rispondere per iscritto nei tempi previsti dalla legge. La stessa cosa avveniva quando si chiedevano spiegazioni io ordine ad altre uscite sul capitolo trasporti. Anche in questo caso il sindaco declinva e si rifugiava in “calcio d’angolo”. Non mutava lo scenario quando il consigliere di minoranza Antonio Iacovone chiedeva perché le cartelle allegate all’assestamento di bilancio a sua disposizione differiscono da quelle del sindaco. Da Viccione nessuna risposta. Eppure secondo Iacovone si trattava di sostanziali differenze economiche che sollevano più di un dubbio in aula sull’assestamento portato al vaglio del consiglio. Sempre Prato – prima di essere interrotto bruscamente da Viccione (Prato, secondo il sindaco, si sarebbe dovuto rivolgere a lui chiamandolo presidente nel rispetto delle istituzioni), richiamava la fascia tricolore per aver perso circa 3 milioni di euro di finanziamenti relativi alla legge 51. Viti, successivamente, invitava la maggioranza a utilizzare i soldi della transazione Enel per ridurre i costi dell’energia realizzando pannelli fotovoltaici. L’altro punto (“regolamento per l’utilizzo della sala consiliare”) – sempre approvato con i voti della maggioranza – è quello in cui si accende ancor più l’eterna diatriba Prato-Viccione. Per Prato si tratta di un provvedimento ‘ad personam’ visto che nel regolamento da approvare manca qualsiasi riferimento all’utilizzo della sala da parte dei consiglieri comunali. Così decideva di porre ai voti un nuovo regolamento da lui stesso redatto: bocciato. Passa sempre coi voti della maggioranza il regolamento portato in assise da Viccione& Co. Anche in questo caso, coerente con la tesi secondo la quale pure questo tema non avrebbe dovuto essere neanche discusso, il gruppo Iacovone lasciava l’aula al momento del voto. Seguito dal gruppo Viti. All’unanimità, invece, approvato il “Patto dei Sindaci”.

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un commento

  1. Questo cosiddetto presidente del consiglio crede di essere berlusconi o prodi. Ormai è giunto il momento di voltare pagina e mandarli a casa questi personaggi. A quanto mi risulta il consigliere Prato lavora per i cittadini, mentre il resto sbadiglia o grida. Cià Cià.