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ALIFE – Predica di San Sisto, il vescovo “indossa” la fascia tricolore e punta l’indice contro i fedeli: ipocriti e individualisti

ALIFE – I pochi cittadini ancora dubbiosi sull’influenza del vescovo nella vita politica alifana, ieri sera hanno potuto fugare ogni perplessità in merito. Valentino Di Cerbo ha “indossato” la fascia tricolore puntando l’indice contro i cittadini e fedeli alifani accusandoli di ipocrisia e individualismo. Indice puntato anche contro i consiglieri comunali ai quali ha detto: “Se questa maggioranza cadrà avrete tradito San Sisto, fra maggioranza e opposizione ci deve essere dialogo, perché questo noi vogliamo. Se fra qualche mese sarete divisi voi avrete tradito San Sisto”, questo in sostanza il monito lanciato da Di Cerbo.
Insomma il vescovo, per non far dispiacere il suo amico fedelissimo – Daniele Cirioli – non ha esitato a scendere in campo sguainando la spada contro chi non è allineato con Salvatore Cirioli, sindaco di Alife.
Non è da sottovalutare, infatti, nell’attuale situazione politico-religiosa di Alife, la figura di Daniele Cirioli. Un uomo di chiesa che insieme ad altri suoi parenti, occupa punti strategici all’interno della diocesi di Alife Caiazzo, diventando quindi, di fatto, la persona più potente dopo il vescovo stesso. E un ruolo importante, Daniele Cirioli, sembra recitarlo anche nel panorama politico locale, dispensando buoni consigli al suo omonimo, Salvatore Cirioli, sindaco della città.
Ieri sera 10 agosto, dopo la processione che accompagnava la statua del patrono San Sisto alla Cappella fuori le mura, il Vescovo Valentino Di Cerbo, nel corso del suo messaggio ai fedeli, ha rivolto parole dure verso la cittadinanza. “Ad Alife vi è molta ipocrisia ed individualismo, come nel 1136 quando le reliquie del Patrono furono portate dal Conte Rainulfo ad  Alife per debellare la peste, anche oggi ad Alife c’è una peste che bisogna combattere”.
Non sono mancate poi critiche agli imprenditori ed ai professionisti che penserebbero solo al loro reddito mentre dovrebbero fare di più per gli altri. Infine, un messaggio politico con invito alla maggioranza ed opposizione a collaborare per il bene di Alife, “se nei prossimi mesi vi dividerete vuol dire che non rispettate San Sisto e che oggi la vostra presenza qui è inutile”. Molti cittadini sono ancora una volta su sono indignati per le parole del Vescovo.
E’ la prima volta nella storia di Alife, riferiscono tanti cittadini, che un vescovo così sfacciatamente fa sentire la sua influenza nello scenario politico tentando di ricomporre una maggioranza che non esiste più. Solo, magari, per far piacere a qualche suo cortigiano. Immaginate, poi, un santo come  San Sisto, con tutti i guai che esitono al mondo se può dedicare un minuto del suo tempo a Cirioli e company?

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un commento

  1. Ci scusi Signor Vescovo, ma il nostro Santo Patrono si dispiace se vengono sfiduciati tutti i Sindaci d’Italia o solo quelli della Diocesi o solo quelli di Alife? E se solo quelli di Alife si è dispiaciuto anche quando venne sfiduciato il Sindaco Avecone e Vitelli vale solo per quello attuale? Cioè per i sindaci di altre amministrazioni sfiduciati deve dispiacersi solo il Santo Patrono territorialmente competente? O solo quelli supportati dal Suo economo? Non crede che scomodare i Santi per cose che di santo non hanno nulla sia un tantino blasfemo oramai il popolo è scolarizzato e non se la prenda con i professionisti, la classe imprenditoriale ed i lavoratori alifani se non credono più al famoso detto di Don Peppone che dietro l’urna “Dio ti vede. stalin no”