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SANT’ANGELO D’ALIFE – Così Concetta Rega è sopravvisuta nei boschi del Matese, il racconto del medico di famiglia

 

SANT’ANGELO D’ALIFE. All’indomani del ritrovamento in vita della ultrasettantenne Concetta Rega, parla il medico di famiglia chiamato
tempestivamente per constatare le condizioni cliniche della donna.  <<Venivo contattato dai carabinieri appena dopo il ritrovamento della signora Concetta Rega – afferma il dottore Salvatore Bucci – perché è prassi che sia un medico a dover constatare le condizioni fisiche o l’eventuale decesso della persona. Scattava così il piano di soccorso medico. Accompagnato dai carabinieri, raggiungevo il luogo ove si trovava accasciata la donna. Lì vi era una squadra di soccorritori che aveva già provveduto alla copertura dell’anziana e a rifocillarla con acqua e frutta. L’esame superficiale lasciava intravedere qualche piccolo livido e piccole ferite sulle gambe tipiche di chi ha vagato nel bosco per cinque lunghi giorni. Era stremata, senza forze, pallida, ma i valori pressori e le condizioni cardiache erano discrete data la situazione. Partivano tutti i soccorsi necessari per il trasporto in ospedale e per un’assistenza adeguata. La rapidità degli alpini, che hanno messo in atto tutti i protocolli del caso, è stata encomiabile tanto da permettere che Concetta potesse essere prelevata dall’ambulanza nel più breve tempo possibile. Al raggiungimento del centro abitato, un lungo applauso di quasi tutta la popolazione salutava il passaggio dei soccorritori e della ambulanza. Segno di solidarietà nei confronti del familiari e commozione per il tanto sperato ritrovamento in vita di Concetta>>. (Francesco Mantovani)

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