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Rossella Cappabianca

CELLOLE – Niente diritto di replica per l’opposizione, Cappabianca chiede la modifica del regolamento comunale

CELLOLE (Matilde Crolla) – Modifica del regolamento del consiglio comunale, sarà questo il prossimo passo che il gruppo consiliare ‘Comitato civico cellolese’ intende chiedere agli amministratori. Il civico consesso di ieri, nel corso del quale il sindaco Angelo Barretta e la sua giunta hanno cercato di rispondere alle interrogazioni dell’opposizione, ha rappresentato il banco di prova che un “confronto basato sulla democrazia non è possibile in assise”. E’ quello che sostiene il consigliere, Rossella Cappabianca, all’indomani del civico consesso. “Occorre quanto prima modificare il regolamento che disciplina lo svolgimento del consiglio comunale- ha affermato a gran voce la sociologa cellolese- in quanto non è pensabile che di fronte ad un’interrogazione presentata dalla minoranza ed alla risposta poco esaustiva della maggioranza non ci venga fornita la possibilità di replicare per chiedere solamente maggiore chiarezza e trasparenza”. Il consiglio comunale di ieri, infatti, nel corso del quale sono stati affrontati argomenti alquanto delicati ed allo stesso tempo interessanti, ha visto una minoranza costretta a tacere dopo la risposta degli amministratori, anche quando gli stessi consiglieri di opposizione ritenevano opportuno incalzare maggiormente gli interrogati per ‘vederci chiaro’.  “L’articolo 34 del regolamento del consiglio comunale stabilisce che le risposte devono essere corrispondenti alla domanda- spiega Rossella Cappabianca-. Nel momento in cui un amministratore non risponde alla domanda formulata nell’interrogazione dal consigliere di minoranza è giusto che quest’ultimo abbia ulteriormente il diritto di parola per ottenere una risposta soddisfacente. Il nostro regolamento è datato all’anno ’95 e ritengo sia giunto il momento di modificarlo. Quanto prima presenteremo al sindaco Barretta una richiesta in tal senso”. Il consigliere comunale del ‘Comitato civico cellolese’ entra ancora più nel merito di quanto accaduto ieri. “L’assessore alle Politiche sociali, Antonietta Marchegiano, non è stata affatto esaustiva nel rispondere alla nostra interrogazione rispetto alla colonia estiva. Ha fatto tutto un elenco di determine e delibere adottate ma non ha spiegato quello che noi volevamo sapere: ossia come si è proceduto all’affidamento del servizio di colonia estiva ad uno stabilimento balneare e non ad un altro. E soprattutto se sia stata fornita la giusta informazione rispetto alla partecipazione alla colonia stessa. L’assessore- continua Cappabianca- ha spiegato che sono stati affissi dei manifesti, ma vorrei ricordare che la legge n.69 del 18 giugno 2009 art. 32 ha disposto che: l’obbligo di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione sui siti informatici degli enti pubblici. Inoltre, a decorrere dal 1 gennaio 2011 le pubblicità effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale di fatto riconoscendo tale caratteristica solo alle affissioni online. Pertanto, l’avviso fatto dall’assessore non era a norma. Oltre al fatto che non l’ha visto stranamente nessuno. E tra l’altro rivolto solo agli utenti del Centro, come chiaramente espresso nelle determine e dai fatti concreti- continua Cappabianca-. Se l’assessore Marchegiano si ritiene soddisfatta per aver constatato di persona la gioia che hanno mostrato i partecipanti della colonia estiva, io sarei soddisfatta se in futuro le valutazioni rispetto alle iniziative che riguardano i servizi sociali venissero fatte non solo sotto il punto di vista politico, come accaduto questa volta, ma anche sotto quello più prettamente tecnico”. Ma Rossella Cappabianca intende precisare anche un altro aspetto che ieri non ha avuto la possibilità di chiarire. “Il sindaco Barretta ha parlato di short list come un evento epocale e rivoluzionario dell’amministrazione comunale. Mi auguro stesse scherzando visto che non si può far apparire straordinario ciò che di fatto è ordinario- spiega-. In ogni Comune che si rispetti è prevista una short list dalla quale attingere i nomi dei professionisti. Non è affatto una novità. Se poi il sindaco fa riferimento al passato io credo che bisogna guardare avanti ed analizzare le cose da questo momento in poi e per il futuro, senza voltarsi indietro”.

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