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Il maresciallo Forziati coordina le indagini sul caso

TEANO – Furti archeologici, tutti davanti al giudice: parla solo Autieri

TEANO – Sono stati interrogati oggi le quattro persone destinatarie di una misura cautelare nell’ambito di una brillante operazione dei carabinieri della locale stazione che hanno stroncato un traffico di reperti archeologici. Tre dei quattro indagati hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Ha preferito parlare, in parte ammettendo anche le proprie responsabilità, Emilio Autieri, difeso dall’avvocato Giovanni Scoglio. Tutti gli altri hanno preferito tacere. I Carabinieri del Comando Stazione di Teano (Ce), ieri, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti di quattro soggetti (2 agli arresti domiciliari, un obbligo di dimora ed un obbligo di presentazione  alla P.G.), indiziati di aver commesso una serie di furti di beni di interesse storico – archeologico, poi venduti sul mercato illegale anche a noti professionisti della zona. Recuperati e sottoposti a sequestro più di 170 oggetti di notevole interesse storico appartenenti a varie epoche che vanno dal I-II secolo d.C. al VIII – VI secolo a. C. per valore di circa € 500.000,00, tutti affidati alla Sovrintendenza per i Beni Culturali. Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti presso le abitazioni degli indagati i Carabinieri hanno rinvenuto ulteriori 5 oggetti di interesse storico – archeologico, che verranno affidati alla Sovrintendenza per i Beni Culturali. Finiscono agli arresti domiciliari Emilio Autieri presso Asl di Teano di anni 65; Antonio Pane di 22 (difeso dall’avvocato Ciro Balbo); mentre vengono sottoposti ad obbligo di dimora  Domenico De Biasio 19 anni; Massimo Aversano, della frazione Casafredda, 43 anni.  

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