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CAIANELLO – Professoressa e suo figlio sequestrati per 30 anni, la denuncia dei parenti. Ecco le accuse contro Medici

CAIANELLO – Una professoressa e suo figlio sequestrati e maltrattati nella loro stessa casa. Una struttura trasformata in una prigione e il carceriere è stato il marito della donna. Una situazione che è durata circa trenta anni. Appare quasi incredibile. Ma è tutto reale, almeno secondo l’ipotesi di reato avanzata dalla Procura della Repubblica. Eppure per anni la vittima e suo figlio hanno mascherato benissimo ogni cosa, nessuno, tranne i parenti della donna, aveva intuito ciò che accadeva. Proprio i parenti della signora Medici hanno fatto scattare l’indagine dei carabinieri della stazione di Vairano Scalo; indagine che pochi giorni fa ha condotto all’arresto di Benedetto Medici, ex direttore delle poste e persona molto nota a Caianello e nei paesi vicini. Pesantissime le accuse contro l’uomo: appropriazione indebita di circa 70mila euro della moglie; sequestro di persona aggravata; maltrattamenti in famiglia. Domani, lunedì 11 luglio, ci sarà l’interrogatorio di garanzia. L’indagato, difeso dall’avvocato Ciro Balbo, tenterà di spiegare al giudice Enea le proprie ragioni. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella casa della famiglia medici, hanno trovato un quadro, secondo alcune indiscrezioni, orribile. Una casa senza corrente elettrica, senza acqua calda; mai cibi cotti; condizioni igieniche gravissime. Le porte, le finestre e i cancelli sbarrati da lucchetti le cui chiavi erano solo nella disponibilità dell’indagato.

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