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CASERTA – Lavoro e Giustizia, quaranta lavoratori rischiano il futuro

CASERTA (di Antonio Migliozzi) – Quaranta posti a rischio secondo la decisione “forzata” del Presidente della Cooperativa “Lavoro e Giustizia” avv. Raffaele Ambrosca. Negli anni scorsi, l’Istituto di Vigilanza privata Società Cooperativa “Lavoro e Giustizia”, con sede legale in Viale Carlo III in Caserta, sembrava essere il fiore all’occhiello dell’intera provincia di Caserta, non solo per il servizio reso ma anche per essere una realtà economica ultradecennale ben radicata e con risultati apprezzati. Purtroppo in quest’ultimo periodo le cose sembrano alquanto precipitate, fino ad arrivare alla decisione non solo di non pagare la tredicesima mensilità ai soci lavoratori e padroni della Cooperativa, ma bensì anche il licenziamento di ben quaranta unità degli stessi.  Il tutto sarebbe stato deciso in sede di un consiglio tenutosi in data 14 gennaio, laddove sarebbe emersa questa difficoltà economica con l’intento di mandare a casa quaranta lavoratori con i disagi che questa cosa apporterebbe a ben altrettante quaranta famiglia. Addirittura sarebbe stato erogato solo metà stipendio per il mese in corso.  Inoltre, a quanto pare, in seno sempre alla stessa Cooperativa “Lavoro e Giustizia”, per volontà del presidente Raffaele Ambrosca, che ricordiamo non è socio di questa società ed è stato nominato e no eletto al ruolo di presidente nell’ottobre 2014, sarebbe nata una nuova cooperativa con stessi scopi e gli stessi interessi, con la sola differenza che la prima è una a.r.l. ,mentre questa seconda sarebbe una s.r.l.. A questo punto viene da chiedersi come mai questa operazione, quando si sarebbe potuto procedere tranquillamente con la “vecchia” cooperativa, così come è stato sempre fatto da molti anni, continuando a dare lavoro a tutti quelli che hanno contribuito a far grande la stessa? Inoltre, e questa cosa starebbe facendo storcere il muso a tanti, si può mai licenziare un socio – padrone?

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