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RIARDO – Si taglia la gamba con la motosega, salvato da un carabiniere

RIARDO – Si ferisce con una motosega. Rischia di morire dissanguato. Viene salvato da un carabinieri fuori servizio che rallenta l’emorragia fino all’arrivo dell’ambulanza.

La vittima
Vittima dell’ennesimo incendete sul lavoro è stato Luciano Tabacchimo, un 58enne riardese  che ora è ricoverato presso l’ospedale di Piedimonte Matese.

L’eroe
Se il 58enne è ancora vivo il merito maggiore è senza dubbio di un carabinieri che ha raccolto il grido d’aiuto lanciato da Tabacchino. Pietro Carbone – militare in servizio presso la compagnia di Piedimonte Matese – stava svolgendo alcuni servizio nel fondo attiguo alla propria abitazione in località Caborni.
Improvvisamente ha sentito le urla di aiuto e le grida di dolore provenienti da un fondo vicino. Una corsa di qualche centinaio di metri e poi la terribile scoperta: Luciano riverso a terra in una pozza di sangue.
Il carabinieri si rende conto, subito della gravità della ferita e della grossa emorragia che ne deriva.
Immediatamente il militare si toglie la cinghia e la serra stretta intorno all’arto ferito di Tabacchino. Ma non basta, il sangue continua a scorrere copioso. Così Carbone raggiunge la strada vicina, blocca una vettura in transito facendosi consegnare la cinta dei pantaloni dal conducente per bloccare, ancora più in alto, l’arto ferito. Intanto è stata allerato il 118 che da Caianello raggiunge Riardo e trasporta il ferito presso l’ospedale matesino.

La prima ricostruzione
Secondo una prima ipotesi Tabacchino si sarebbe ferito con la motosega che oltre a dilaniare la pelle avrebbe anche intaccato l’osso della gamba. Così appena l’uomo avrebbe appoggiato il piede al suolo l’osso si sarebbe spaccato.

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