ROCCAMONFINA – Municipio, Montefusco alle opposizioni: rispondete al popolo roccano

ROCCAMONFINA (di Antonio Migliozzi) – “Il Prefetto, nella sua lettera, ci ha concesso soltanto sei mesi di tempo per sanificare il comune dalle violazioni di legge delle passate amministrazioni. Una corsa contro il tempo, 6 mesi, contro anni ed anni di scelleratezze! Le minoranze, per niente mortificate dalle pesanti parole del prefetto, senza provare alcun imbarazzo o vergogna davanti ai cittadini, ma unite più che mai dalle loro responsabilità del passato, hanno tentato di ostacolare questo enorme lavoro impost…oci dal prefetto, con le interrogazioni!! Noi, nel consiglio di ieri, abbiamo risposto, ma loro non riescono a rispondere ad una sola, grande interrogazione. E’ quella alla quale il popolo roccano, finalmente liberato da ogni timore, aspetta risposta: cosa hanno fatto per provocare spaventosi dissesti per milioni, milioni e milioni di euro? Dissesti che da anni stanno pagando i cittadini roccani, con le tasse al massimo delle aliquote!”.  E’ Carlo Montefusco, sindaco del Comune di Roccamonfina, farmacista di professione e con due lauree in tasca ( lo ha dichiarato nel corso del consiglio comunale di giovedì sera ), a fare queste dichiarazioni su un social network. Ed è stato lo stesso argomento con il quale ha iniziato la seduta consiliare di giovedì, facendo nascere un vero e proprio scontro tra la maggioranza consiliare e i consiglieri delle due minoranza, fino a sbottare con l’ormai famosa ed indimenticabile affermazione urlando e battendo le mani sul tavolo “Forse non avete capito, ma a Roccamonfina è cambiato il sindaco. Il sindaco si chiama Carlo Montefusco e sono io che decido cosa si deve fare”.  Intanto, adesso si attende che il primo cittadino, così come più volte dichiarato in consiglio comunale, convochi al più presto un nuovo consiglio per discutere sulle reali interrogazioni consiliari presentate dalle due minoranze consiliari, con la speranza che nella prossima assise non si assista agli incresciosi litigi ed insulti che si sono tenuti giovedì sera, non solo nel rispetto per le istituzioni che si rappresentano, ma anche per i numerosi cittadini che hanno assistito all’incontro.