PIETRAMELARA – Coltivazione di droga per fini di spaccio, Paride Cotugno non collabora con la magistratura e il giudice per la convalida non mostra alcuna “pietà”. Così al termine dell’udienza di convalida – dell’altro giorno – il giudice ha confermato gli arresti domiciliari per il 19enne di Pietramelara. Lui, l’indagato, difeso dall’avvocato Ernesto De Angelis, si sarebbe difeso affermando che aveva concesso in uso quel capanno ad alcuni immigrati romeni e che non sapeva nulla della marijuana scoperta dai carabinieri. Una tesi che probabilmente non ha convinto il giudice. Gli investigatori, probabilmente, ritengono Cotugno una pedina di un sistema molto più complesso e puntano, quindi, a scoprire il “burattinaio”.
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