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PIEDIMONTE MATESE / CAIANELLO – Scandalo vigili urbani, manca una notifica: slitta il processo

PIEDIMONTE MATESE / CAIANELLO –  Scandalo caschi bianchi, manca una notifica: il processo slitta al prossimo luglio. Sono 14 le persone sono sotto processo; davanti al giudice si trovano otto vigili del comune di Piedimonte Matese e dell’amministratore della società “All service s.r.l”, incaricata della gestione degli apparecchi per la rilevazione automatica della velocità del comune.  L’accusa è di truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio, peculato, falso ideologico e materiale in atti pubblici, in quanto gli ufficiali sono  ritenuti responsabili di aver manipolato, occultato e distrutto verbali elevati per la violazione dei limiti di velocità procurando, nel contempo, un danno per le casse del comune di Piedimonte Matese di 23mila euro. Sul banco degli imputati  Giuseppe Esposito,   Elvio Luigi D’Aria, responsabile della società “All service s.r.l”,  Giancarlo Borrozzino,  Alberto Raccio, Marco Bove, Giuseppe Viscione, Salvatore Pangalli, Vincenzo Raffaele Boleto.  La complessa attività di indagine è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Caserta sotto il comando di Francesco Saverio Manozzi in collaborazione con la tenenza delle fiamme gialle di Piedimonte Matese. Fra gli avvocati che compongono il collegio difensivo, figurano Vincenzo Cortellessa, Renato Jappelli e Giuseppe Stellato

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