SAN POTITO SANNITICO – Sgombero ex Gezoov, arrestato uno dei fratelli Crispino. Il sindaco Imperadore sul banco degli imputati

Agg. ore 22:21
E’ stato rilasciato Carmine Crispino, insieme a suo fratello. I due hanno lasciato la caserma pochi minuti fa. Probabilmente verranno denunciati – a piede libero – per resistenza a pubblico ufficiale.  Questa lunga e triste giornata che sta per concludersi potrebbe essere solo l’inizio di una lunga battaglia che la famiglia Crispino condurrà fino in fondo contro speculatori e “furbetti” dell’ultima ora.

SAN POTITO SANNITICO – Sgombero dell’ex Gezoov, si complica la situazione: uno dei fratelli Crispino sarebbe stato arrestato e condotto nella caserma di Piedimonte Matese. La decisione sarebbe scaturita dopo che l’uomo – poche ore fa – si sarebbe nuovamente incatenato nella sua azienda. Avrebbe opposto quindi troppa resistenza ai carabinieri e alle forze dell’ordine che stanno eseguendo l’ordine del giudice. Così, i militari dell’arma avrebbero prelevato con la forza Carmine Crispino portandolo in caserma. Ai cancelli della stazione dei carabinieri si sarebbe formato subito un gruppo di amici e parenti dell’imprenditore agricolo.
Purtroppo lo sfratto all’ex Gezoov è una vicenda dove sembra si stia scrivendo un bruttissimo capitolo della storia del Matese. Sicuramente le forze dell’ordine stanno facendo il proprio dovere facendo rispettare un’ordinanza del giudice; tuttavia strappare l’azienda alla famiglia Crispino sembra un atto di forza troppo grande, una “giustizia” difficile da capire. Sul banco degli imputati finisce il sindaco di San Potito Sannitico, Francesco Imperadore, che non avrebbe voluto sentire ragioni, negando alla famiglia Crispino una ulteriore proroga prima di lasciare l’azienda. Una struttura di proprietà comunale che i Crispino gestiscono da molti anni e per la quale – come da loro stesso raccontato – avrebbero speso circa un milione di euro. Ma il sindaco Imperadore, racconta Antonio Crispino, è stato irremovibile.