TEANO – Casilina, l’Anas nega l’autorizzazione: stazione di servizio Ewa verso la chiusura

TEANO – La stazione di servizio della Ewa Oli, lungo la statale Casilina, potrebbe chiudere. Il Tar, infatti, nei giorni scorsi, ha rigettato il ricorso presentato dalla società contro il parere negativo espresso dall’Anas. Alla base della decisione del giudice ci sarebbe la scarsa attenzione che l’amministrazione giudiziale della società avrebbe messo nella vicenda. Infatti, scrivono i giudici, “Benché la parte ricorrente abbia contestato i rilievi dell’A.N.A.S. nell’atto introduttivo del giudizio e abbia richiesto più volte di rinviare la causa onde presentare controdeduzioni tecniche, tale attività difensiva non si è mai risolta nell’offerta di un riscontro probatorio a dette allegazioni difensive”.
Con ricorso notificato in data 25 settembre 2012 e depositato in data 1’8 ottobre 2012, il ricorrente impugnava gli atti dell’Anas, articolando plurime censure di legittimità sotto il profilo della violazione di legge e dell’eccesso di potere, declinato secondo varie figure sintomatiche. Parte ricorrente impugna l’atto con il quale l’A.N.A.S. ha respinto la richiesta di rinnovo della concessione n.4285 del 31/01/1967, relativa ad un impianto di carburanti sito nel Comune di Teano (CE) S.S. km 182 + 970 lato dx, sul rilievo della carenza delle condizioni, sul piano strettamente tecnico, perché detto impianto potesse essere considerato conforme a quanto prescritto dalla normativa vigente. Benché parte ricorrente abbia contestato i rilievi dell’A.N.A.S. nell’atto introduttivo del giudizio e abbia richiesto più volte di rinviare la causa onde presentare controdeduzioni tecniche, tale attività difensiva non si è mai risolta nell’offerta di un riscontro probatorio a dette allegazioni difensive. In mancanza, perciò, di elementi di prova idonei a contrastare i rilievi tecnici posti a base del provvedimento impugnato – peraltro debitamente preceduto dalla comunicazione di cui all’art.10 bis l. n. 241/1990 – quest’ultimo deve considerarsi immune dalle censure di legittimità formulate dall’istante. La Ewa Oil dovrà pagare anche le spese di giudizio