CAIANELLO / VAIRANO PATENORA – Violenza sessuale in agriturimo, il giudice ha deciso: Belforte deve essere processato

CAIANELLO / VAIRANO PATENORA – Stalking e violenza sessuale, il giudice per l’udienza preliminare (dottor Caparco) ha deciso: Sergio Belforte dovrà essere processato per le accuse a lui imputate. Tutto deciso dopo l’udienza di questa mattina; il processo, con rito ordinario, partirà il prossimo maggio. L’imprenditore Sergio Belforte, propriotario di un noto agriturismo della zona. L’accusa formulata dalla Procura delle repubblica sarebbe di stalking e violenza sessuale ai danni di una minorenne di Vairano Patenora. L’indagato respinge ogni accusa e assicura che riuscirà a dimostrare la propria innocenza rispetto alle accuse contestate.  Si tratterebbe in sostanza -assicura Belforte, difeso dagli avvocati Vincenzo Di Robbio e Angelo Raucci –  di un’azione tesa a screditare lui e la sua attività. Dovrà essere il processo a stabilire esattamente da che parte è la ragione. Le indagini sul caso sono state eseguite dai carabinieri  della stazione di Vairano Scalo, guidati dal maresciallo Palazzo.  La vittima – difesa dall’avvocato Ernesto De Angelis – sarebbe una 17enne di Vairano Patenora; i carabinieri della stazione di Vairano Scalo  nelle scorse settimane avrebbero raccolto numerose testimonianze sul caso. Cercava lavoro e lo trovò all’interno di un agriturismo della zona. Pochi giorni e il titolare si sarebbe invaghito di lei. La ragazza lo rifiuta, più volte, ma lui non si sarebbe mai arreso fino ad arrivare a tentare la violenza.  La 17enne riuscì a difendersi bene, evitò lo stupro ma fu costretta comunque a ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale di Piedimonte Matese.  Secondo alcune indiscrezioni i medici avrebbero riscontrato, oltre a delle piccole contusioni, uno stato di forte prostrazione psicologia che potrebbe costringere la 17enne alle cure di un psichiatra. Questi, in sostanza, i fatti secondo quanto avrebbe riferito la vittima agli inquirenti. Intanto l’udienza prelimianre di oggi sembra segnare un punto in favore dell’accusa, con il rinvio a giudizio dell’imputato Belforte.