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RAVISCANINA – Comune, la campagna elettorale più prematura di sempre. Chi vuole le elezioni e chi invece tenta di evitare di riconsegnare il paese nelle mani dei poteri forti

napoloetano

RAVISCANINA – La campagna elettorale più prematura di sempre. Quando mancano circa tre anni alla prossima tornata amministrativa, in paese sono già iniziate, anche a ritmo serrato, le grandi manovre in vista delle elezioni. Tutto parte dalla certificazione prima e dalla seguente approvazione in consiglio comunale del dissesto finanziario. Un fulmine a ciel sereno che ha scompaginato da quel momento ogni equilibrio. Non solo in seno alla maggioranza, ma anche tra le file della minoranza, visto che una parte – seppur piccola nei numeri – non ha dimostrato di saper carpire il significato politico di tutto ciò che è seguito alla votazione del dissesto. Il default ha prima di tutto frantumato la “santa alleanza” tra l’ex sindaco Masiello e l’attuale fascia tricolore Anastasio Napoletano. Per un motivo principale: la certificazione del dissesto è inequivocabilmente la certificazione del fallimento amministrativo dello stesso ex sindaco visto che la montagna debitoria dell’ente si è accumulata soprattutto durante i due mandati targati Masiello. E non va neanche sottaciuto che i voti di Masiello (o meglio i voti dell’apparato politico che da anni gestisce nella sostanza il potere a Raviscanina) sono stati indispensabili ai fini dell’affermazione politica di Napoletano. Frantumato il patto, è iniziata dopo poco a cadere anche qualche testa. Quella più illustre è stata quella dell’assessore esterno Antonio De Cristofano, figlio del presidente di Cuore Popolare, Costantino. Il sindaco ha sempre giustificato la decisione di revocare le deleghe a De Cristofano per via delle assenze in giunta da parte di quest’ultimo. Un motivo apparso immediatamente poco veritiero in particolare se si tiene conto del fatto che il vice sindaco Bruno Corona in quanto ad assenze in giunta vinceva per distacco sul collega. Ma Corona – dalle ottime capacità di dialogo col fronte più sveglio della minoranza e uomo vicino a Napoletano – ha un peso politico sicuramente maggiore rispetto a De Cristofano, il quale, sostenuto con voce vibrante dal papà, si batteva nel frattempo per scongiurare il dissesto. Ma per evitare soltanto che le tasse lievitassero o forse anche un po’ per difendere la reputazione politica dell’ex sindaco al quale nel corso degli anni aveva sempre giurato fedeltà anche per via di una presunta missiva “di sottomissione” sottoscritta per ottenere la candidatura qualche anno fa? In questo scenario politico sempre più frastagliato, il sindaco Napoletano si trova oggi a fare il sindaco senza però quell’appoggio politico dei poteri forti che al di fuori delle mura comunali preparano già la rivincita. E il primo obiettivo è proprio quello di far cadere Sansone con tutti i Filistei. Se oggi a Raviscanina c’è qualcuno che spinge per elezioni anticipate non può che essere Masiello unitamente all’apparato che gestisce i voti, i tanti voti, in paese. E la minoranza a fronte di tutto ciò cosa fa? Chi la politica la mastica capisce senza troppi sforzi che far cadere Napoletano equivale a riconsegnare il potere politico nelle mani di quelle stesse menti che hanno fatto sprofondare il paese nel baratro. Chi invece, nonostante le tante preferenze ricevute, deve ancora farsi le ossa – politicamente parlando – preferisce attaccare frontalmente il sindaco. Perdendo di vista – errore storico di gravità inaudita – il vero nemico politico che come il lupo perde il pelo ma non il vizio.

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2 commenti

  1. Ho saputo che stanno arrivando centinaia di raccomandate per mancato pagamento tarsu anni 2007-2008.
    Mi chiedo, se è vero che le cartelle siano prescritte, chi pagherà le spese di spedizione delle raccomandate (oltre mille euro)? Loredana?

  2. Potere dei rifiuti

    Veramente i poteri forti sono quelli che danno gli incarichi alle ditte che sponsorizzano i siti d’informazione locale! Infatti questo non lo pubblicherai mai!