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PIEDIMONTE MATESE – Difende imputato e vittima, giudice furioso


PIEDIMONTE MATESE. Voleva essere contestualmente avvocato
della vittima e difensore dell’imputato. Voleva contestualmente accusare e
difendere. Non lo ha permesso – chiaramente – il giudice che ha rinviato tutto
alla prossima udienza nell’attesa che il legale scelga quale cliente difendere
fra vittima e imputato. Molte barzellette iniziano con la locuzione “c’era una
volta un americano, un tedesco e un napoletano”. Se per una volta si prova a sostituire
i tre personaggi di cui sopra con un avvocato, un imputato e una persona
offesa, si ottiene il medesimo risultato: ridere. Forse anche di più perché mentre
le barzellette ricalcano la vita di tutti i giorni in chiave ironica e ilare,
qui, invece, la storia è talmente grottesca da sembrare una vera e propria barzelletta.
L’attacco potrebbe essere sostanzialmente questo: c’era una volta un avvocato che,
nell’ambito di uno stesso processo, difendeva contemporaneamente sia l’imputato
che la persona offesa. Quanto di più singolare possa accadere in un’aula di
giustizia si è incredibilmente consumato ieri mattina sotto gli occhi del
giudice, del pubblico ministero e di tanta altra gente presso il tribunale
monocratico di Piedimonte Matese. Se non è un record mondiale, poco ci manca.
Indubbiamente, la decisione (si spera involontaria) da parte del legale Crescenzo
Di Tommaso – tra l’altro, sindaco di Sant’Angelo d’Alife – è ai limiti del
pensiero umano. Una di quelle vicende che si manifestano più raramente di una
eclissi lunare. Il processo, oggetto del singolare avvenimento, è quello che
vede imputato Valerio Leone, accusato dalla Procura sammaritana di  aver provocato un sinistro stradale lungo la
Provinciale 149 a seguito del quale Pasquale Sannino – santangiolese anch’egli –
riportava lesioni personali giudicate guaribili nell’arco di venti giorni. Quando
ieri il giudice ha chiamato il processo Leone citando i legali (anzi, il legale!),
nessuno poteva crederci. Il Got, viste anche le contestazioni sollevate dal Pm
in merito alla circostanza, ha rinviato la discussione in aula al 28 giugno
2012. Nel frattempo, l’avvocato Di Tommaso è stato benevolmente invitato a rinunciare
a uno dei due incarichi. In questo caso, stare con un piede qua e l’altro là è
categoricamente vietato dalla legge. Francesco Mantovani

2 commenti

  1. il grande vecchio

    c’era da aspettarselo……la gaffe è indiscutibile…..ma se uno non si accorge neanche di questo allora siamo alla frutta…..se uno intende il proprio lavoro in questo modo, figuriamoci l’impegno che ci mette nella gestione della vita cittadina. l’attegiamento usato è lo stesso: oggi con te domani contro di te…………le cose cambieranno.?…….già aleggia un vento nuovo ….quello di una “nuova primavera”…..

  2. la settimana scorsa quando a tirato il vendo dopo il vendo che si e calmato verso la strada di via saurone stradisi casi popolari cerano tutte rami di ulivi in mezzo alla strada che io accompagnando a mio figlio per andare a squola posso per passo o voluto togliere prima i rami e poi ho potuto accompagnare a mio figlio per prendere il pulman mia moglie ha fatto riferimento al sindaco di sant’angelo d’alife ha voltato la faccia e ha detto vicino a mia moglie che era compito notro di togliere i rami a terra vedete che risposte da questo soggetto del sindaco e mia moglie si e arrabbiata che per un pelo succedeva il fin di mondo.