PaeseNews quotidiano di Terra di Lavoro online Le notizie alto casertano cronaca politica attualità cultura sport economia
PIEDIMONTE MATESE – Va al cimitero e non trova più né la tomba di suo fratello, né i resti mortali dell’uomo. Scatta la denuncia ai carabinieri. Una storia incredibile accaduta a Piedimonte Matese che coinvolgerebbe diverse altre famiglie. Tutte incredule davanti alla disarmante realtà: tomba sparite, resti mortali ammassati in un ossario comune.Così mentre l’amministrazione comunale propaganda cimitero nuovo e accogliente, la realtà racconta di tombe e ossa “svanite” nel nulla. Sono scattate le prime denunce presso i carabinieri del paese che dovranno fare chiarezza sulla vicenda: “nella mattinata del 29 ottobre 2014, e precisamente alle ore-9:00, mi sonò recata sulla tomba di mio fratello Antonio, situata nella terza fila del quadrato inumatorio riservato ai bambini di età inferiore ai 10 anni, presso il Cimitero Comunale di Piedimonte Matese dove facevo una macabra scoperta, ovvero non esistevate più la tomba né le ossa. Gli operai della ditta che gestisce il cimitero alla mia specifica domanda di conoscere dove fossero finite le ossa di mio fratello mi hanno risposto che si trovavano ammucchiate unitamente alle ossa degli altri bambini che hanno dovuto esumare d’urgenza da quel quadrato per poter far posto ai feretri degli adulti. Ho chiesto di poter visionare i registri di inumazione per conoscere il numero del cippo e della fossa per poter sporgere denuncia dell’accaduto ma mi hanno risposto che non erano in possesso di nessun registro e che loro per esumare hanno eseguito, solo un ordine impartito dalla ditta; non ho ricevuto nessun avviso che invitasse me o la mia famiglia a rimuovere le ossa di mio fratello dal cimitero di Piedimonte Matese. La denunciante chiede la restituzione dei resti mortali di mio fratello per dargli degna sepoltura nel cimitero di Alife”.
Non credo che la ditta arbitrariamente abbia impartito l’ordine di esumare per liberare il quadrato dei bambini; sicuramente l’ordine di tale scempio è arrivato dal comune poichè le funzioni di polizia mortuaria sono esercitate dal sindaco, quale ufficiale di governo, di concerto con l’autorità sanitaria locale (art.51 DPR 285/90). Il personale cimiteriale comunque è dovuto a mostrare a chiunque possa averne interesse il registro di cui all’art. 52 sempre del DPR 285/90. Bene ha fatto il cittadino a denunciare l’accaduto all’autorità giudiziale.
A leggere le note dell’articolo e della denuncia, se eventualmente verrebbe riscontrata la loro fondatezza viene da chiedersi: da chi sarebbe poi partito l’ordine, se non dall’ufficio tecnico? Come mai gli addetti si presterebbero ad eseguire ordini impartiti verbalmente procedendo a mettere in atto uno scempio cosi inumano, quando il regolamento prevede che a monte vi sia una delibera di consiglio? Come mai tali resti non vengono, una volta riesumati catalogati e registrati, al fine di poterli individuare con facilità. Come mai non si provvederebbe a sistematici sopralluoghi, onde scongiurare eventuali fatti simili? Ammesso che lo scempio venga accertato ed avallato sarebbe un fatto gravissimo e non degno della specie umana. A questo punto sarebbe il caso di non andarci proprio sottoterra, ma di farsi cremare e mettere i resti su un comodino. Se non altro sarebbero i parenti del caro estinto a vigilare sui medesimi resti.
Sarebbe il caso che qualcuno facesse sentire la propria opinione e perchè la propria indignazione, a cominciare dagli aspiranti a sindaco, l’opposizione, i quattro neo eletti della segreteria pd, nonchè sua eccellentissima assenza muro di gomma.
Mi sa che domani devo andare a controllare se il nonno è ancora lì, perchè ormai con l’aria che tira cosa non si farebbe per qualche loculo in più?
(a pensarci: che stronzata spendere tanti soldi per uno squallido buco di cemento per decomporsi. Mah!)
ma cosa sta succedendo in questa comunità che una volta era il fiore all’occhiello dell’alto casertano? non si ha rispetto più per nessuno!