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FRANCOLISE – Rapina, furto e lesioni: assolti Merenda e Russo

FRANCOLISE – Rapina furto e lesioni, il pubblico ministero chiede una sentenza di condanna a sette anni e mezzo per Francesco Merenda e Salvatore Russo di Francolise, pluripregiudicati per reati specifici, ma il tribunale li manda assolti, perché il fatto non sussiste per quanto riguarda il capo d’accusa relativo alla rapina e perché è stata fatta una querela per un reato diverso da quello contestato per il furto e le lesioni.  I giudici della sezione penale presieduta dalla dottoressa Mazzaro del tribunale di Santa Maria Capua Vetere hanno ritenuto valide le tesi sostenute dalla difesa gli avvocati Francesca Nuzzo, Eduardo Razzino e Carlo De Stavola che invece hanno confutato il castello accusatorio della procura.
Prima delle discussioni finali nella mattinata di ieri è stato escusso il proprietario del bar tabacchi davanti al quale sarebbe avvenuta la rapina e poi il pestato.  Il signor Spagnuolo titolare dell’esercizio commerciale in via Roma località Francolise ha detto una cosa fondamentale per la difesa: il suo bar era chiuso il giorno in cui sarebbe avvenuto il litigio per il riposo settimanale per cui non può aver visto nulla. Dichiarazione che ha fatto cadere l’attendibilità della parte offesa Francesco Dell’Aversano che fu coinvolto in un violento litigio con i due imputati. Secondo la denuncia e la ricostruzione dell’Accusa Dell’Aversano venne inseguito e pestato proprio davanti al bar su menzionato nel mese di luglio dell’anno scorso. Era sera tardi e Merenda e Russo non contenti della zuffa prima di andare via dopo averlo ferito anche ad un occhio gli portarono via lo stereo dall’auto il portafoglio con 80euro e il telefono cellulare. Per la difesa il litigio sarebbe avvenuto altrove e che i tre si erano incontrati per consumare della sostanza stupefacente. Russo e Merenda erano arrivati alle mani con Dell’Aversano, perché questi doveva loro una somma di danaro di 80 euro. Dell’Aversano dunque avendo avuto la peggio nello scontro con i due pregiudicati rincasato a casa si decise l’indomani di presentarsi in caserma insieme al padre per sporgere denuncia esibendo anche un certificato medico dell’ospedale di Teano dove la sera prima si era fatto refertare dopo aver subito le botte.
maria giovanna pellegrino

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