TEANO – Jazz e viabilità, vigile urbano perde le staffe e si scaglia contro un cittadino: denunciato

TEANO – Teano Jazz e viabilità, un cittadino ritiene di essere stato minacciato da un vigile urbano e scatta la denuncia. L’aggressione non sarebbe avvenuta solo grazie all’intervento di altri caschi bianchi sidicini che avrebbero impedito al lorto collega di raggiungere il “bersaglio”.  Tutto sarebbe capitato nei giorni scorsi mentre i caschi bianchi teanesi erano impegnati a far rispettare i divieti di transito in alcune strade del centro per consentire agli artisti di esibirsi. I fatti sarebbero accaduti lo scorso 25 lugli verso le ore 19e30, in piazza Marconi, all’altezza di un’edicola dove erano presenti alcuni Vigili Urbani, tra questi – scrive il cittadino nell’esposto denuncia – gli agenti Zanni, Di Lorenzo, Mastrati, Miraglia, De Biasio e il comandante Colucci. “Mentre parlavo con quest’ultimo, notavo che il vigile urbano Zanni, si legge nella querela, si alterava e guardandomi, mi diceva “mo’ me cacata u cazz”‘. Nonostante ciò, ignoravo il suo comportamento e aquel punto lui cercò di dirigersi verso la mia persona con atteggiamento aggressivo, tant’è che due vigili urbani dovettero trattenerlo per evitare il contatto fisico, chiaramente nell’intenzione del vigile Zanni. Io restavo sempre indifferente e cercavo di parlare solo con il Comandante Colucci ma Zanni, di nuovo, tentava, in maniera più aggressiva, di raggiungermi dicendomi ^umo’ me rutt u cazz” ed altre frasi. Questa volta – continua il denunciante – per fermarlo, occorsero ben quattro vigili urbani ma Zanni, si dimenava e cercava di liberarsi dai suoi colleghi per raggiungermi, senza però riuscirci. Ripeto, che non sono stato aggredito fisicamente da Zanni solo grazie all’intervento dei suoi colleghi e non certo per una sua desistenza. Preciso – si legge ancora nella querela – che mi trovavo li per caso e non avevo avuto nessuna discussione, civile o incivile con Zanni. Questi era in divisa e armato di pistola di servizio che teneva regolarmente nella fondina”.