PIEDIMONTE MATESE – Due famiglie isolate da cinque giorni, i vigili del fuoco lanciano i viveri dall’elicottero

PIEDIMONTE MATESE – La morsa di gelo e neve mette in ginocchio le popolazioni del Matese. Tre persone senza più viveri salvate sul filo del rasoio dai vigili del fuoco. Erano rimaste intrappolate nella loro abitazione di montagna in località Ferracciano (appartenente al Comune di Piedimonte Matese) per alcuni giorni a causa delle abbondanti nevicate che hanno devastato anche l’Alto Casertano. Fino a ieri, inutile era risultato ogni soccorso. I primi ad intervenire erano stati i carabinieri a bordo di motoslitte, ma ogni possibilità di raggiungere la famiglia sembrava vano. Successivamente, accorrevano anche i vigili del fuoco di Teano, i quali cercavano di raggiungere la zona da Sant’Angelo d’Alife. Transitando per Selva Piana. Anche questo tentativo risultava vano considerata la totale impraticabilità dell’arteria montana che portava verso la casa dei pastori.  Sempre più isolata dal resto del mondo. Il corpo teanese dei vigili del fuoco decideva così di allertare altri soccorsi. L’unica possibilità per salvare i tre era quella di intervenire per mezzo di un elicottero. In breve tempo, i Ferritto – sembrerebbe essere questo il cognome del nucleo familiare in cerca di aiuto – venivano rintracciati e finalmente riforniti di cibo. Di loro, da circa cinque giorni, si era persa ogni traccia. La totale assenza di contatti telefonici rendeva tutto maledettamente più complicato. Per tale ragione, era subito scattato l’allarme. Fortunatamente, la lunga odissea ha avuto un lieto fine. Domani, intanto, continueranno i soccorsi per portare altri rifornimenti. Intanto l’emergenza maltempo continua. Le prossime ore sembrano essere foriere di nuovi pesanti disagi. In arrivo ancora altra neve sul comprensorio matesino. E’ quanto prevede la nuova allerta meteo, emessa dal Dipartimento della Protezione Civile, che integra ed estende quelle emesse nei giorni scorsi. Secondo gli esperti, infatti, i quantitativi di neve saranno ancora abbondanti sulle zone interne della penisola.
Francesco Mantovani