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PIGNATARO MAGGIORE – Giudice di Pace, il capogruppo Palumbo indica la strada

PIGNATARO MAGGIORE – Il capogruppo di maggioranza Pier Nicola Palumbo interviene in merito alle polemiche che stanno animando il dibattito politico in paese. “L’amministrazione comunale vede con favore l’ubicazione del Giudice di Pace a Torre dell’Ortello. I comuni di Pignataro Maggiore, Sparanise, Calvi Risorta, Giano Vetusto, Pastorano, Rocchetta e Croce e Camigliano che ricadono nella competenza territoriale del Giudice di Pace di Pignataro avranno la possibilità di raggiungere un’ intesafinanziaria finalizzata a conservare l’Ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore che altrimenti verrebbe soppresso ed accorpato a quello di S. Maria Capua Vetere. Detto questo preme sottolineare che questa amministrazione non ha certo relegato all’area del disinteresse una questione così seria e delicata e chi vuol far credere questo lo fa come sempre in un ottica strumentale e di contrapposizione politica che li priva quantomeno del gusto di criticar a ragion veduta. Del resto la scelta di aver individuato come primo passo, per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio nazionale degli Uffici Giudiziari, la soppressione degli uffici dei Giudici di Pace, che rappresentano il livello in cui l’accesso alla giustizia è più vicina al cittadino, non è accettabile né sostenibile e per di più, come sempre più spesso accade di recente, si abbatte come una scure sui cittadini/utenti ai quali viene questa volta chiesto di privarsi di un punto di riferimento prossimo e consolidato per l’amministrazione della giustizia. Da tempo il Sindaco in primis, il sottoscritto e altri consiglieri stanno seguendo quotidianamente il problema e già numerosi sono stati gli incontri effettuati sia con il personale amministrativo che della magistratura onoraria dell’ufficio del Giudice di Pace di Pignataro sia con i Sindaci e gli Amministratori dei comuni interessati che per lo più condividono con questa amministrazione la ferma volontà di fare tutto quanto necessario per evitare la soppressione della locale sede giudiziaria, così come fa piacere che sull’argomento abbiano già avuto modo di esprimersi nel medesimo senso altri consiglieri dei comuni interessati, nonché colleghi, la cui sensibilità, su questo come su altri temi, è notorea e non necessita sottolineatura. Nei prossimi giorni la Giunta Comunale approverà una delibera di indirizzo per ribadire formalmente la ferma intenzione di questa Amministrazione di voler porre in essere ogni più opportuna iniziativa necessaria a rispettare il disposto normativo utile ad evitare la soppressione e conservare l’Ufficio del Giudice di Pace e lo stesso sarà chiesto di fare a tutti i comuni interessati in modo da poter stipulare quanto prima ed in ogni caso entro i termini di cui all’art. 3 del Decreto, un Protocollo di Intesa di ripartizione degli oneri finanziari che sono in fase di esatta quantificazione oltre alla ovvia disciplina di gestione dell’Ufficio. Altro problema è invece quello relativo all’ubicazione dell’Ufficio. Sull’argomento si è già giustamente aperto tra l’opinione pubblica un dibattito sull’opportunità o meno di individuare quale eventuale sede futura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore la struttura di Torre dell’Ortello. In realtà l’ipotesi di ubicazione dell’Ufficio del Giudice di Pace presso tale struttura è vista in linea di massima con favore da questa amministrazione per una molteplicità di ragioni tra le quali spiccano, da un lato, l’altissimo valore simbolico dell’operazione che consentirebbe di introdurre un effettivo e costante presidio di legalità in un bene confiscato alla camorra così come è avvenuto per il Polo Civico “ F. Imposimato”. cs

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