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Pietravairano – Tutto pronto per la raccolta fondi per l’Associazione Jerry Masslo

PIETRAVAIRANO (Salvatore Caggiano) – A Pietravairano si svolgerà il 22 marzo una festa di solidarietà che coinvolge undici associazioni del territorio dell’alto casertano per una raccolta fondi in favore dell’Associazione Jerry Masslo, attiva da quasi venticinque anni sul litorale domizio per garantire assistenza sanitaria agli immigrati.  L’Associazione Jerry Masslo è dedicata all’omonimo rifugiato sudafricano la cui storia commosse l’Italia, spinse le istituzioni a modificare la legge sul diritto d’asilo estendendolo anche ai non europei e portò alla luce le terribili condizioni lavorative ed igieniche dei lavoratori migranti del litorale domizio, sfruttati dal clan dei casalesi fino allo schiavismo. Jerry Masslo fuggì dal Sudafrica dopo la morte di una figlia di soli sette anni uccisa in una manifestazione di piazza, con il fratello si imbarcò clandestinamente su di una nave nigeriana ma perse ogni contatto con il congiunto dopo che era sceso in un porto africano per comprargli delle medicine. Arrivato fortuitamente all’aeroporto di Roma chiese asilo politico, ben consapevole dei suoi diritti grazie agli studi di diritto compiuti in un’Università per soli neri in Sudafrica. Sfortunatamente per lui l’Italia all’epoca non concedeva lo status di rifugiato politico per gli extraeuropei ma solo per i cittadini provenienti dal blocco comunista in Europa. La legge dell’epoca era così lacunosa da non prevedere nessun meccanismo di espulsione per chi non avesse ottenuto lo status di rifugiato per cui Jerry Masslo poté rimanere in Italia in una sorta di “limbo giuridico”, né accolto come rifugiato, né espulso come clandestino. Accolto dalla comunità di Sant’Egidio si spostò a Villa Literno per partecipare alla raccolta a cottimo dei pomodori per rimpinguare le sue magre finanze. Percepiva ottocento lire dell’epoca (1989) a cassetta di pomodoro in condizioni di autentico caporalato. I migranti presero atto delle loro condizioni di autentica schiavitù e si rivolsero al sindacato e il TG2 fu l’unico media di una certa importanza a portare alla luce la questione dei migranti schiavizzati di Villa Literno. La tensione si acuì e si verificarono numerosi episodi di intolleranza e di violenza. Al termine della stagione di raccolta dei malviventi armati si introdussero nelle baracche dei migranti per derubarli dei loro esigui profitti, alcuni cedettero, altri si rifiutarono e furono colpiti con spranghe e armi da fuoco tra cui Jerry Masslo, colpito con tre proiettili all’addome. Vennero celebrati funerali di stato con la diretta del TG2 e la sua storia spinse il Ministro degli Interni Martelli a modificare in senso progressista le norme sul diritto di asilo mentre vennero organizzate marce antirazzista a Roma, con ben duecentomila partecipanti, e scoppiarono rivolte dei migranti di Villa Literno verso il caporalato gestito dal clan dei casalesi. Nonostante il clamore mediatico e la nascita di numerose associazioni, tra cui una dedicata a Jerry Masslo, fondata da un gruppetto di medici campani, i migranti rimasero privi di servizi essenziali quali scuola, sanità, ordine pubblico e furono costretti dalla necessità a vivere intorno ad un vecchio casolare diroccato che arrivò ad ospitare 2500 persone in precarie condizioni igieniche più volte oggetto di aggressioni fino ad un devastante incendio nel 1994.

L’Associazione Jerry Masslo nacque nel 1989 per fornire servizi di integrazione, soprattutto sanitari, ai migranti africani del litorale domizio e dell’agro-aversano ma i suoi servizi, erogati da volontari sono spesso stati usati dalle istituzioni per tappare le proprie falle scaricando sul volontariato costi che doveva sostenere lo stato. Secondo il fondatore Renato Natale “L’ASL di Caserta e la Regione Campania ci hanno chiesto di svolgere dei servizi per loro conto. Ci sono tre nostri volontari che accompagnano quattro immigrati affetti da Hiv a fare la dialisi presso l’ospedale Cotugno, ogni giorno. Ci hanno chiesto di partecipare a dei progetti sulle tossicodipendenze già alcuni anni fa e non ci hanno ancora pagato. Ci sono altri crediti vantati dall’associazione per servizi essenziali sempre per conto dell’Asl. Per poter garantire gli impegni presi ci siamo indebitati sia personalmente, sia con  un prestito chiesto a Banca Etica. Oramai siamo al paradosso che sono i volontari a dover mantenere  lo Stato e le sue inefficienze. Stamattina dovevo pagare delle bollette per l’energia elettrica e il bollo per due auto che utilizziamo per i nostri servizi di volontariato. Non ci sono più fondi e la banca mi ha fatto sapere che anche sul mio conto personale non c’è più un euro, nonostante mi abbiamo dato anche uno scoperto di alcune migliaia di euro. Dispiace ammetterlo – conclude il dottor Natale –  ma siamo giunti al capolinea. Abbiamo messo a disposizione  il nostro tempo, la nostra professionalità e i nostri soldi, non sappiamo più cosa fare. Non so se c’è un disegno organizzato per farci chiudere, ma di fatto è così. Ne prendiamo atto”.  Sono stati in tanti però ad attivarsi per cercare fondi con cui salvare l’Associazione Jerry Masslo. Anche a Pietravairano ben undici associazioni hanno raccolto l’appello con una festa di solidarietà che partirà il 22 marzo alle ore diciannove in Palestra Comunale e in Piazza Salvo D’Acquisto, con l’apertura di mostre ed esposizioni, dalle ventuno si esibiranno in concerto quattro gruppi musicali: figli di un do minore, stona favola, malera e the lizards. Le undici associazioni promotrici sono: Pietre Vive, Abili Diversamente, Comitato Mille Scopi Teano, Emergency, Pozzo di San Lorenzo, Linea d’ombra, piccola libreria 80mq, Extra Moenia Onlus di Capua, Giovani per il Futuro e la Pro Loco di Pietravairano.

 

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4 commenti

  1. Ma il sindaco parteciperà o sarà impegnato come l’ultima manifestazione organizzata? Io dico che verrà siamo in campagna elettorale. ..

  2. Caro Libero ma non sei per niente informato. Il sindaco è ormai molto vicino all’associazione, tant’è che ha dato un incarico ad uno dei fondatori di pietre vive

  3. Oramai un incarico non lo si nega a nessuno. Pure il rivoluzionario avverso ha ottenuto 12.000 euri per un progettino edile fatto male. Insultava per ottenere e una volta pagato potrà tornare a fare il finto predicatore comunista.

  4. diego sicuramente ci sarà il sindaco e sorcione