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ALIFE – Caso Sansone, pesanti le accuse contro l’attuale vice sindaco Sasso. Lo scandalo fa tremare il governo Avecone

ALIFE – Dalle indagini della Guardia di finanza è emerso anche che il SANSONE utilizzava il danaro sia del comune di Alife, che del consorzio intercomunale per acquistare, da commercianti di Alife, beni personali, quali computer, cellulari 0 per effettuare ricariche telefoniche; nella contabilità  del  comune,  venivano,  infatti,  rinvenuti  mandati  di pagamento emessi in favore di GIAMMATTEO CAMILLO e SASSO PASQUALE, titolari di ditte esercenti la vendita di prodotti informatici, i quali poi rilasciavano fatture intestate 0 al comune di Alife o al consorzio intercomunale Campania 25; da un punto di vista documentale, si sarebbe quindi in presenza di acquisti, che, almeno apparentemente, sembrerebbero effettuati in favore di enti pubblici per soddisfare interessi della collettività; la prova che, in realtà, così non fosse, si ricava in maniera nitida dalle dichiarazioni dei predetti commercianti (ma non solo), i quali fornivano elementi da cui si ricava chiaramente che i beni in questione  entravano  nel patrimonio  personale  del  SANSONE  0 comunque di soggetti a lui vicini; entrambi i commercianti riferivano, infatti, un particolare importante e cioè che anche quando le consegne venivano effettuate presso le sedi del comune di Alife 0 del consorzio intercomunale Campania 25, in realtà, poi, i prodotti venduti non rimanevano nella sede degli enti pubblici, ma venivano trasferiti altrove; tali dichiarazioni venivano assunte senza il rispetto delle garanzie difensive e pertanto, anche in questa fase, esse non sono utilizzabili nei confronti dei soggetti che le hanno rese, ferma restando chiaramente la loro utilizzabilità nei confronti del SANSONE; ne deriva che venendo meno il principale elemento a carico, deve escludersi che nei confronti di GIAMMATTEO CAMILLO e SASSO PASQUALE gli indizi di colpevolezza abbiano il crisma della gravità; per lo stesso motivo non possono ritenersi gravi gli indizi di colpevolezza a carico di ACCARINO CLAUDIO, posto che le ipotesi di reato formulata nei suoi confronti si fondano sulle dichiarazioni da lui stesso rese, le quali sono inutilizzabili per il mancato rispetto delle garanzie difensive.

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un commento

  1. Edmond Dantes

    Il più pulito c’ha la rogna.E’ tutto un magna magna