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ROCCA D’EVANDRO / RIARDO – RILANCIO DELL’AGRICOLTURA E DEL TERRITORIO, 19 COMUNI FIRMANO L’INTESA. RIARDO E’ CAPOFILA

ROCCA D’EVANDRO / RIARDO –  Diciannove comuni il cui territorioè compreso fra il vulcano di Roccamonfina e la catena montuosa del Monte Maggiore, hanno apposto, ieri sera, a Rocca D’Evandro, la firma sotto l’accordo per il rilancio dell’agricoltura e dell’economia della zona. Il comune di Riardo, guidato dal sindaco Nicola D’Ovidio, sarà comune capofila. Al progetto  – “Alle porte della Campania Felix: tra il vulcano spento di Roccamonfina e Montemaggiore” –  aderiscono i comuni di  I Comuni di Baia e Latina, Caianello, Conca della Campania, Galluccio, Giano Vetusto, Pietramelara, Pietravairano, Presenzano, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Riardo, Rocca d’Evandro, Roccamonfina, Roccaromana, Rocchetta e Croce, San Pietro Infine, Teano, Tora e Piccilli e Vairano Patenora, oltre al GAL Alto Casertano.  Comuni sottoscrittori del presente protocollo sono ubicati nell’Alto Casertano, al confine tra la Campania, il Lazio ed il Molise, con una superficie territoriale di circa 605,6 kmq, distanti 80 Km da Napoli e 40 Km da Caserta, caratterizzati da una peculiare identità storica, culturale, agricola ed ambientale: questi Comuni sono i custodi preziosi di una cultura e di una identità agroalimentare che affonda le proprie radici nella ruralità e nelle tradizioni legate al territorio. Nei territori dei Comuni sottoscrittori è stretta la relazione tra luogo di produzione e prodotto tipico di produzione, relazione figlia di antichi saperi e di antiche pratiche locali, relazione che diventa “bene culturale” tout court.
I Comuni sottoscrittori ritengono che il turismo rurale possa rappresentare un modello di sviluppo che coniughi la vocazione profonda dei territori di riferimento, con le prospettive offerte dai flussi dei “nuovi” turisti che ricercano una diversa dimensione per vivere il proprio tempo libero. Nasce, pertanto, spontanea l’esigenza di attivare molteplici iniziative per il nostro territorio, al fine di tutelare e valorizzare le produzioni agricole d’eccellenza, come ad esempio la creazione di un Marchio d’Area Territoriale. Il Marchio d’Area Territoriale è definito come l’individuazione di un’area territoriale che si impegna a realizzare una rete di servizi, sia pubblici che privati, tra loro omogenei, coordinati e complementari, non sovrapponibili e non concorrenziali. La progettazione e realizzazione di Marchi d’Area permette di dare supporto ai soggetti locali presenti in un territorio, sia essi pubblici o privati, di  valorizzare e promuovere quegli aspetti che costituiscono le tipicità e i “tesori” di una località. I Marchi d’Area, pertanto, possono essere legati a caratteristiche “Ambientali” (paesaggio, flora, fauna, etc); “Economiche” (attività agricole, industriali e di servizi); “Culturali e Sociali” (eventi storici, espressioni artistiche, tradizione e folklore, abitudini religiose, etc); “Agroalimentari” (produzioni tipiche). Le ulteriori iniziative che i comuni sottoscrittori intendono intraprendere al fine di valorizzare e soprattutto tutelare le produzioni agricole d’eccellenza sono: istituzione del marchio Latte alta qualità (bovino e bufalino); creazione di un consorzio per la valorizzazione e tutela delle Castagne del vulcano spento di Roccamonfina; riconoscimento del marchio DOP;  creazione di un consorzio per la valorizzazione della nocciola dell’Alto Casertano;
creazione di un marchio I.G.P. per le pesche e le nettarine dell’Alto Casertano;
creazione di un marchio DOP per l’olio dell’Alto Casertano;
promozione della mela “Annurca” I.G.P. dell’Alto Casertano;
promozione dei funghi dell’area del vulcano spento di Roccamonfina e del Montemaggiore; istituzione di un Polo Fieristico Permanente, per l’esposizione e la
promozione dei prodotti tipici locali; mercato della terra.

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