Ultim'ora

TEANO – Partito Democratico, Landolfi lascia, Salvatore Vigliano nuovo segretario cittadino

TEANO –  Si è tenuto sabato scorso presso la sala conferenze del semiario Vescovile il congresso del Partito Democratico di Teano.  Il primo a prendere la parola è stato il segretario uscente Pierluigi Landolfi, il quale dopo aver espresso la solidarietà della sezione sidicina al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per gli “attacchi infamanti” ricevuti dal Movimenti di Grillo ha spiegato alla platea le ragioni della sua indisponibilità a continuare a guidare il partito di Renzi. Landolfi fa una panoramica della sua segretaria, parla dei giovani che ha sempre tenuto in grandissima considerazione, senza rottamare nessuno, parla delle passate elezioni amministrative, che non hanno dato il risultato sperato ma che, a suo dire nel medio periodo porteranno il pd ad amministrare il Comune di Teano. Saluta e ringrazia tutti, raccomandando al neo-segretario di continuare a percorrere la strada del rinnovamento.  Di seguito intervengono in tanti, Enrico Aletto, Franco Mirabella, Nicola Palmiero, Gianfranco Vicario, Maria Paola D’andrea, il Dott. Gammmardella, il Dott. D’andrea, Francesco De Spirito e tanti altri. Poi è il turno del Prof. Salvatore Vigliano che nella sua lunga relazione, affronta tante questioni. Ringrazia il segretario uscente per il coraggio dimostrato nella gestione del partito e poi disegna il “suo” pd. Pensa a gruppi di lavoro legati a tematiche specifiche, farà una direzione ampia chiedendo a tutti cloro che ne faranno parte di lavorare per dare risposte alla cittadinanza, chiede unità al’assemblea e rifiuta il termine rottamare. (comunicato stampa)

 

 

 

Guarda anche

Teano – Anziano aggredito e rapinato nella sua abitazione: tre arresti

Teano – Per il grave episodio avvenuto la scorsa estate, circa un anno fa, i …

2 commenti

  1. A livello nazionale ci si rinnova a Teano si ritorna al passato la cosa bella e’ che ci credono stanno pensando gia’ alle prossime elezioni comunali farebbero bene invece a pensare cosa hanno lasciato i loro amici che ci hanno distrutti in 30 anni. Statevene a casa fate meno danni.

  2. Non riescono a rassegnarsi. Fanno ancora campagna elettorale e non si rendono conto che il cambiamento li ha travolti.