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Vairano Patenora – Omicidio Pezzullo, Rosanna condannata: 8 anni di carcere

Vairano Patenora – Si è concluso il processo di primo grado a carico della donna accusata di aver causato la morte del suo compagno durante una lite. Lo avrebbe colpito alla testa. Sul banco degli imputati Rosanna Oliviero – riconosciuta colpevole di omicidio preterintenzionale – che ha scelto di essere processata con il rito abbreviato, una formula che ha consentito all’imputata di ottenere uno sconto sulla pena. Il giudice ha condannato Oliviero alla pena di 8 anni di reclusione. Dopo l ‘arresto, avvenuto diversi mesi fa, Rosanna Oliviero, ha lasciato il carcere per essere collocata agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico la donna accusata di aver ucciso, durante una lite il suo compagno. Rosanna Oliviero, davanti ai giudici, ha sempre respinto ogni accusa, con determinazione l’indagata si è difesa assicurando al giudice di non aver fatto alcun male al suo compagno. I familiari della vittima, difesi dall’avvocato Ernesto De Angelis, si sono costituiti parte civile.

I fatti e le indagini:
La donna è accusata di aver ucciso, lo scorso mese di giugno, il suo compagno durante una violenta lite. Attraverso la certosina ricostruzione dei fatti, avvenuta mediante l’incrocio e la comparazione di tutti gli elementi acquisiti, è stato possibile ricostruire che la sera del 12 giugno 2023, Rino Pezzullo e la Rosanna Oliviero, avevano avuto un animato litigio tra di loro, che era iniziato per le vie cittadine di Vairano Patenora dove si aggiravano con l’autovettura dell’uomo e che era poi continuato all’interno dell’abitazione della persona offesa, dove si era verificata un’aggressione fisica che aveva causato gravi lesioni personali alla persona offesa, tali da causarne il decesso. Determinante la relazione tecnica medico legale redatta del consulente tecnico di questa Procura che, oltre ad evidenziare la presenza su tutto il corpo della vittima di numerose ecchimosi, ha ricondotto la causa del decesso ad una grave lesività cranica con emorragia subdurale omolaterale, determinata, verosimilmente, in assenza di fratture o di altre lesioni al cranio compatibili con una caduta accidentale, da un violento colpo al volto. Così, secondo la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è stato ucciso Rino Pezzullo, lo sfortunato artigiano vairanese.

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