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PIEDIMONTE MATESE – Funzionari incassano somme non dovute, scatta l’indagine della guardia di finanza. Acquisite le determine degli ultimi due anni. Possibili clamorosi sviluppi

PIEDIMONTE MATESE – Incassano somme non dovute, scatta l’inchiesta. Peculato, potrebbe essere questo il reato ipotizzato;  la guardia di finanza indaga sulle somme percepite da alcuni funzionari della macchina amministrativa di Piedimonte Matese. Tutto nascerebbe da una precisa denuncia che nei mesi scorsi sarebbe stata inoltrata alle autorità competenti.  Nei giorni scorsi gli uomini della tenenza del Matese hanno chiesto ed ottenuto dal municipio tutte le determine di pagamenti (meglio dire di “autoliquidazione”) emesse dai responsabile negli ultimi due anni. Non si escludono quindi clamorose sorprese dall’analisi degli atti; analisi che gli investigatori starebbero facendo rapidamente. Infatti,  secondo alcune voci raccolte in paese, ci sarebbero prove capaci di dimostrare  l’assegnazione di somme illegittime. Del resto, sfogliando l’albo pretorio on line del municipio, si nota una determina, a firma del responsabile dell’ufficio tecnico comunale – Pietro Terreri –   la numero 86 b dello scorso 14 agosto che rettifica un precedente atto – la determina 782/121 del sedici luglio scorso.

L’atto di rettifica:  “Vista la determina di questo settore n.782/121 del 16/07/2013, con la quale si e provveduto a quantificare l’importo ulteriore maturato per lo svolgimento delle funzioni R.U.P., quantificato, conformemente all’art.6 del citato regolamento di ripartizione del fondo, sull’importo liquidato con le ultime 3 determine sopra citate. Rilevato che, per mero errore materiale, nell’ambito di tale quantificazione e stata considerata anche la somma, pari ad € 30.000,00, liquidata all’ Autorita di Bacino con Determina di questo settore n.321/21 T.A. del13/03/2013;

Rilevato, altresi, che, nell’ambito della citata ultima determina, si era gia provveduto a liquidare l’aliquota maturata per lo svolgimento della funzione R.U.P.

Ritenuto, quindi, sulla scorta di quanto sopra esposto, di dover procedere a quantificare correttamente l’ulteriore importo maturato per lo svolgimento della funzione di R.U.P., solo sulla base del 3° e 4° acconto liquidato in favore dell’ A. di B., ovvero sulla somma di € 32.292,1 0, secondo la seguente ripartizione:

€ 32.292,10 x 0,30 x 0,70 = € 6.781,34 in favore del R.U.P.;

€ 32.292,10 x 0,30 x 0,15 = € 1.453,14 peri collaboratori tecnico-amministrativi

Ritenuto di dover procedere in merito;

Visto il D. Lgs. 163/2006

Visto il T.U.E.L. D. L.vo267/2000

DETERMINA

Di rettificare la determina di questo Settore n. 782/121 T .A. del 16/07/2013

Di quantificare in 6.781,34 per lo svolgimento della funzione di R.U.P. + € 1.453,14 peri collaboratori  tecnico amministrativi, le somme complessive maturata, ai sensi dell’art.6 del Regolamento di  ripartizione dell’incentivo, approvato con del. GM n.442/2008, in funzione degli importi ad oggi liquidatiin favore dell’ A. di B.

Di annullare le liquidazioni effetuate dal sottoscritto con Determina n.7821121 T.A. del16/07/2013

Di liquidare in favore del dipendente ing. Pietro TERRERlla somma di € 6.781,34, comprensiva di oneri  a carico dell’ente, a titolo di ulteriore acconto per lo svolgimento della funzione di Responsabile Unico del Procedimento;

Di liquidare:

in favore del dipendente Santomassimo Giovanni la somma di € 1.453,14, comprensiva di oneri a carico dell’ ente, per le funzioni di collaboratore tecnico-arnministrativo; Di imputare la spesa alla funzione 04.01.06.03/254/02 RR.PP. 2009 del redigendo bilancio 2013, impegno contabile 57/2009

Una strana curiosa coincidenza ha voluto che lo stesso giorno, 14 agosto scorso, anche Nicolina Raviele, altro responsabile di settore – servizi sociali, Demografici e culturali – ha revocato la determina n.816/2013. Saranno le indagini delle fiamme gialle matesini, quindi a fare chiarezza sull’intera vicenda. Non si esclude che nei prossimi giorni potrebbero esserci già sviluppi importanti sulla vicenda

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2 commenti

  1. RAVIELE NICOLINA

    Egregio Direttore, sono la Responsabile del Settore Servizi Sociali,Culturali e Demografici del Comune di Piedimonte Matese.Le scrivo per comunicare che la determina da me revocata riguarda il pagamento di una fattura ad un fornitore; atteso che l’impegno citato in detta determina non presentava più disponibilità, non si poteva procedere all’ emissione del mandato, ecco il perchè della revoca.
    Porgo distinti saluti

  2. l’Ing. si era dimenticato di aver già percepito come r.u.p.! Embeh capita! Però il problema è: quante volte l’ing. in fase di liquidazione è stato colpito da attacchi di senilità precoce? E quante volte i suoi “collaboratori” hanno beneficiato dei suoi vuoti di memoria?