Ultim'ora

Riardo / Teano / Pietramelara – Omicidio Compagnone, Vicol ha lasciato il paese. Attesa per le motivazioni della Cassazione

Riardo / Teano / Pietramelara – Dal diverse settimane il 23enne moldavo avrebbe lasciato il piccolo paese ai piedi del Montemaggiore, si sarebbe trasferito in un comune non lontano. Una scelta probabilmente dettata da ragioni di opportunità considerato che l’appartamento riardese dove Vicol Ciprian viveva era posizionato proprio sopra l’attività commerciale della famiglia della vittima, Francesca Compagnone. Nei prossimi giorni i giudici della Suprema Corte di Cassazione renderanno note le motivazioni alla base delle loro decisioni con cui annullarono l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli. Le ragioni della Cassazione saranno fondamentali per il prosieguo processuale del giovane.  Lo stato di libertà di cui gode l’indagato, Vicol Ciprian, dovrà essere esaminato e quindi valutato nuovamente.  La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere aveva presentato ricorso contro la decisione assunta dai Giudici del Tribunale di Appello di Napoli, chiedendo la carcerazione di Vicol Ciprian (difeso dagli avvocati Gaetano La Milza e Carla Di Stasio). Secondo i pubblici ministeri Fiore e Camerlingo, Vicol Ciprian, il 23enne responsabile della morte di Francesca Compagnone, deve essere portato in carcere. E’ la ferma posizione dei due Procuratori della Repubblica che indagano sulla tragica morte della 28enne riardese. Ritengono ingiusta la liberazione del 23enne Moldavo, fino a poche settimane fa residente a Riardo da almeno 18 anni. Ora si attende la fissazione dell’udienza da parte dei giudici della suprema corte. Secondo quanto raccontato dall’indagato la morte di Francesca sarebbe avvenuta per un gioco finito in tragedia, lui non aveva alcuna intenzione di ferire la donna. Secondo la Procura, invece, si tratta di omicidio volontario aggravato da futili motivi e legame affettivo. Questo è il capo di accusa su cui le indagini condotte dal colonnello Minutoli della Compagnia di Capua si snodano. La famiglia Compagnone è difesa dagli avvocati Vincenzo Cortellessa e Leopoldo Zanni.

Guarda anche

MONDRAGONE – Colto da malore in montagna, trasferito in eliambulanza in ospedale

Mondragone – Un uomo è stato colto da improvviso malore mentre si trovava in montagna …