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Caserta – Calcio, l’inspiegabile crollo della Caserta e le scuse di Cangelosi

Caserta (di Alfredo Stella) – Dopo le due sconfitte consecutive di Portici della scorsa domenica e in casa con l’Angri di ieri, una cosa appare certa: la Casertana sembra ver perso la concentrazione che le ha permesso di inanellare le sette vittorie consecutive. Un calo di tensione, secondo noi, che ci può anche stare, vista la ormai consolidata possibilità di partecipazione ai play off e dunque ai ripescaggi in terza serie. Un calo di tensione, dicevamo, probabilmente condizionato anche dalle notizie che giungono dalle indagini che vedrebbero, il condizionale è d’obbligo, alcuni tesserati della capolista Paganese coinvolti in situazioni poco lecite risalenti a qualche anno fa (2015). E che la porterebbero, inevitabilmente, ad una penalizzazione importante in classifica. Ciò permetterebbe agli uomini di D’Agostino di scalare al secondo posto in graduatoria, alle spalle del Sorrento che verrebbe a questo punto promosso di diritto, e giocare le due partite consecutive degli spareggi tra le mura amiche. Ovvio che, per ora, si parla di ipotesi e nient’altro. E che la sconfitta di ieri in casa contro un motivatissimo Angri, impelagato nella lotta per non retrocedere, ha finito per inficiare più che nella classifica stessa, nel morale della squadra. Smantellando, di fatto, le tante certezze accumulate nell’arco del girone di ritorno. E la fugace apparizione del tecnico Cangelosi in sala stampa la dice lunga sull’attuale morale che attanaglia in queste ore i Falchetti: “Non fatemi alcuna domanda – ha esordito il tecnico apparso amareggiato nel consueto incontro del dopo match – Sono venuto in sala stampa – ha detto – per rispetto del lavoro dei giornalisti. Sono qui soltanto per chiedere scusa al presidente, alla società ed ai tifosi. Per il resto per me la partita si commenta da sola, e non c’è nulla da aggiungere”. Un atteggiamento, quello di Cangelosi, secondo noi ingiustificato: lui è l’artefice di una ripresa imperiosa della Casertana nel girone di ritorno: è stato l’uomo che ha saputo prendere per mano una squadra letteralmente allo sbando portandola a soli 3 punti dalla vetta, poi svaniti per le ragioni che tutti conosciamo. In questa sua permanenza all’ombra della Reggia Cangelosi ha mostrato aplomb, grossa professionalità e predisposizione al dialogo con la stampa tanto da guadagnarsi l’appellativo di “professore”. La suq squadra è rinata dalle proprie ceneri, grazie ad un gioco spumeggiante e mai banale. Insomma, secondo noi, l’ex secondo di Zeman può tranquillamente continuare il suo percorso qui a Caserta senza doversi cospargere il capo di cenere. Apprezzabile anche il “j’accuse” del capitano Sabatino dichiaratosi unico colpevole della sconfitta contro l’Angri e finora uscito dal rettangolo di gioco sempre a testa alta: “Il mio errore – ha detto – è stato decisivo in un momento delicato della partita. Avevamo subito il pareggio da poco e a livello mentale il lorio vantaggio è stato un colpo troppo forte da assorbire”. Non dimentichiamoci che Sabatino durate la gestione Parlato era finito spesso anche in panchina. Poi il suo impegno e le prestazioni sempre ampiamente al di sopra della sufficienza, gli hanno permesso di riguadagnare la titolarità oltre che i galloni di capitano. L’importante ora è riconquistare la fiducia andata persa nelle ultime quattro gare e guardare ai play off con spirito di rivalsa e voglia di vittoria. “Dobbiamo fare di tutto per vincere questi play off – ha sottolineato Bollino, autore del gol del momentaneo vantaggio – e dare modo alla società di presentare domanda di ripescaggio”. Insomma l’imperativo è vincere, già da domenica nella delicata trasferta di Aprilia, fanalino di coda del girone. Sottovalutare l’impegno in terra laziale sarebbe un errore marchiano che in questo momento la Casertana non può assolutamente permettersi.

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