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Roccamonfina / Teano – Paga fornitore con assegno denunciato smarrito, assolta dopo lungo processo

Roccamonfina / Teano – Si è concluso il processo di primo grado a carico di una donna di Teano, accusata di calunnia per aver denunciato smarrito un assegno che, invece, era stato in pagamento ad un fornitore. Il giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso sentenza di assoluzione in favore di Assunta Palumbo. Soddisfazione è stata espressa dal suo difensore, l’avvocato Ernesto De Angelis: “siamo riusciti a dimostrare l’innocenza della mia assistita con documenti alla mano. Si era trattato di un mero errore, mai Palumbo aveva pensato di calunniare la parte offesa. Finalmente è stata scritta la parola fine su questa vicenda che per lungo tempo ha pesato sulla serenità della donna”.
La vicenda:
Paga un fornitore con un assegno di conto corrente e poi denuncia di aver smarrito lo stesso titolo che invece aveva regolarmente consegnato ad un uomo quale giusto pagamento. Per questa ragione è finita sotto processo Assunta Palumbo di Teano (difesa dall’avvocato Ernesto De Angelis) che nel giugno del 2015 si recò presso la stazione dei carabinieri di Teano e presentò denuncia di smarrimento di un assegno di euro 6mila. In realtà, secondo l’accusa formulata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, quell’assegno era stato dato in pagamento a Giancarlo Fusco di Roccamonfina (difeso dall’avvocato Gabriele Gallo). Il processo nato dalla vicenda ha già visto la testimonianza delle parti civili.
La sentenza:
Il giudice ha assolto Assunta Palumbo e chiudendo così il processo di primo grado a suo carico.

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