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DRAGONI – Appalti e incarichi professionali, le indagini della guardia di finanza

DRAGONI – La Procura della repubblica indaga sui contratti fra Massimo Facchini (il super tecnico, gettonatissimo per diversi anni non solo a Dragoni ma anche in altri paesi della zona) e il municipio di Dragoni. Gli inquirenti starebbero valgiando l’elenco completo dei rapporti fra l’ente comunale e il professionista casertano. Attraverso la guardia di finanza si vuole fare luce su una serie di incarichi che l’ente – negli anni passati – avrebbe dato a Facchini. Sulla vicenda, chiaramente, regna il segreto istruttorio, quindi è possibile formulare solo alcune ipotesi. Una potrebbe essere quella legata alla “strana” coincidenza che potrebbe collegare la presenza del tecnico con l’assegnazione di numerose gare sempre alle stesse ditte. Una cosa che non avveniva solo a Dragoni ma che sarebbe avvenuta anche nei comuni vicini, ad esempio Alvignano. Inoltre, sembra che Facchini, avesse rapporti di lavoro con un importante studio di progettazione di Caserta, uno studio che sembra non essere estraneo al “gioco” degli appalti di alcuni municipi dell’Alto Casertano. Su questi aspetti e forse tanti altri ancora, le fiamme gialle della compagnia Matesina dovranno fare chiarezza, così come dovranno fare chiarezza sull’ipotesi di Lavori pubblici pagati e mai eseguiti. Secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto, attraverso nuovi interrogatori, gli inquirenti avrebbero appurato che alcune delle imprese – quasi tutte dell’agro aversano – avrebbero attestato l’esecuzione di lavori, in realtà mai svolti. I lavori, falsamente dichiarati, sarebbero stati eseguiti presso alcuni privati di Dragoni ed Alvignano. Un’altra svolta nell’inchiesta delle fiamme gialle di Piedimonte Matese passerebbe attraverso l’acquisizione di numerosi assegni sospetti attraverso i quali sarebbero state riciclate grosse somme di denaro. I titoli da cui si ricavavano ingenti somme venivano cambiate presso alcuni punti scommesse della zona del Matese. Probabilmente il denaro ricavato poteva poi essere utilizzato per una serie di operazioni illecite, fra cui anche il versamento di tangenti. Proprio questo, fra le altre cose, tenteranno di chiarire le ulteriori indagini sul caso che sta scuotendo, principalmente, due paesi dell’area come Dragoni e Alvignano. La guardia di Finanza, avrebbe rinvenuto tracce dei titoli durante le perquisizioni eseguite alcuni mesi fa in diverse abitazioni, studi tecnici, sedi di imprese e presso gli uffici tecnici dei municipi di Dragoni e Alvignano.



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3 commenti

  1. E vai! In galera questi parassiti che falsano tutta l’economia delle ns. Zone

  2. Nicola Pacelli

    Questo nostro martoriato Paese, quando uscirà dalle secche voraci di tanti personaggi, teatranti, che l’affossano??? Finchè le Istituzioni non faranno chiarezza su tante cose oscure e non (se ne parla, esce qualche dichiarazione anche sulla stampa locale, su blog, ecc. ma poi finisce tutto in niente…avranno santi in..) non cambierà mai nulla!!! Il testimone se lo passano tra loro, da lustri, perchè: “tutto cambi affinchè nulla cambi”!!!

  3. Vincenzo D'Agostino

    Esatta osservazione “tutto cambi affichè nulla cambi”; e difatti, almeno per il momento, nulla cambia!
    dottor Vincenzo D’Agostino