Ultim'ora

ALVIGNANO – Concessioni edilizie e tutela del territorio, Romano: questa amministrazione è disastrosa

ALVIGNANO –  IL PARADOSSO URBANISTICO ALVIGNANESE, così il consigliere di minoranza Sergio Romano riassume gli ultimi anni di attività, nel settore, dell’amministrazione comunale guidata da Angelo Di Costanzo. Un governo  locale, afferma Romano, che ha operato nel peggiore dei modi, compromettendo anche la tutela del territorio e del paesaggio rurale. Del resto le indagini della Procura e le decisioni del Tar, aggiunge Romano, sembrano confermare questa impressione.

Il documento di Romano: Alvignano, Paese dell’Alto Casertano, che dalle pendici dei monti Trebulani si estende verso l’antica Cubulteria. Le amministrazioni che si sono avvicendate hanno consentito uno sviluppo urbanistico nel rispetto del territorio, pur in assenza di un Piano Regolatore Generale e/o di un PUC, operando con un PdF  risalente agli anni 70 con molte difficoltà applicative ed interpretative. Infatti, si è consentito per anni e lo si consente tutt’ora, la costruzione di case rurali intorno al centro abitato, sebbene esista una prescrizione del PdF che stabilisca una distanza minima di metri 500 dal centro urbano e dalle zone di espansione, a ridosso della quale non sarebbe ammessa la costruzione di case agricole. Le amministrazioni che si sono avvicendate, compresa quella attuale, hanno sempre ignorato detta norma, instauratasi così una vera e propria prassi, che ha comunque generato un ordinato sviluppo edilizio del paese, salvaguardando le zone agricole da una successiva e probabile pianificazione volta alla cementificazione. Il paese presenta un centro storico, varie frazioni, nonché case rurali dotate di ampi spazi verdi, adibiti a giardini, piccoli frutteti e uliveti. Le pertinenze agricole delle abitazione che sorgono nella fascia sopra citata sono state per di più destinate a depositi e non a ricoveri di animali, vista la vicinanza con il centro abitato. Il quadro che emerge non è affatto spiacevole anche perché l’abitato intorno al centro urbano è agricolo solo per l’indice di edificabilità, esso è ben tenuto ed indubbiamente rappresenta un valore aggiunto per il patrimonio immobiliare. Negli ultimi tempi anche la legislazione regionale ha indicato tra gli obiettivi della pianificazione territoriale ed urbanistica quello della tutela del paesaggio agricolo, ha previsto la possibilità di ampliare le residenze agricole mediante la trasformazione delle pertinenze agricole in aree abitative (Piano Casa). Alla luce di quanto innanzi, posso affermare che l’ente territoriale è stato lungimirante e da anni ha anticipato i tempi, pur in mancanza di strumenti urbanistici moderni ed efficienti. Ma una domanda è d’obbligo, perché per tanti anni e tutt’ora si rilasciano permessi in sostanziale contrasto con il PdF e mai si è proceduto ad una modifica o ad un’approvazione di un nuovo piano? Perché sul punto mai si è fatta chiarezza? Perché Napoletani e Casertani acquistano i terreni nelle belle campagne di Alvignano e indisturbati realizzano ville con annesse piscine, sottraendo terreno all’agricoltura? E’ evidente il Paradosso Urbanistico Alvignanese (di seguito lo chiamerò PUA): intorno al centro urbano sorgono case agricole, che in sostanza sono urbane, nelle campagne si edificano ville! Forse sono maturi i tempi per l’approvazione del PUC. Ma i “signorotti  alvignanesi”, legati alla politica locale, proprietari di terreni da lottizzare  (mi riferisco a coloro che a suo tempo acquistarono quei terreni agricoli, oggi tutti inseriti nelle fasce di espansione, Zone C) saranno disposti a mettere da parte i loro interessi privati e a trovare un accordo per il bene del Paese!! Questo lo vedremo presto! In caso contrario, cari compaesani, continuerà ad essere vigente il PUA (Paradosso Urbanistico Alvignanese) !. E’ di pochi giorni fa l’annullamento di un permesso di costruire, illegittimamente rilasciato ai coniugi Iannotta Giovanni e Paolelli Rosa, esso rientra tra quelli emessi il giorno delle elezioni amministrative del 7.05.2012. Infatti, il Tar Campania con sentenza del 9.05.2013 ha ritenuto illegittimo l’operato del Comune sotto vari profili, ha accolto il ricorso presentato dai coniugi Mongillo Guido e Ruzzo Concetta. Pare che l’ente abbia rilasciato il Permesso a Iannotta Giovanni e Paolelli Rosa il giorno 7.05.2012 (ad urne elettorali aperte) e pare che tale atto sia illegittimo in quanto in progetto era previsto un eccesso di volumetria di circa 225,00 mq in violazione dell’art. 9 del DPR 380/2001. Il tecnico progettista, ing. Elda Civitillo, aveva affermato che il fondo era servito dalla rete idrica pubblica, ciò non è stato confermato dai fatti, quindi, il Permesso n. 16 del 7.5.2012 è stato annullato anche per la mancanza e l’assenza di ogni previsione inerente le opere di urbanizzazione primaria, esse non erano indicate in progetto e i richiedenti non hanno dimostrato di poterle comunque realizzare nell’immediatezza dell’attività di edificazione. Mi sovvengono alla mente, le note vicende dell’Amministrazione Domenico Bove, all’epoca lo scrivente era assessore di maggioranza, l’opposizione era nelle mani dell’attuale sindaco Di Costanzo, molte persone furono esposte ingiustamente alla gogna mediatica e giudiziaria, tra questi si annoverano anche i sig. Ruzzo Concetta e Mongillo Guido, stimati professionisti. Ebbene, si contestava all’Amministrazione di aver concesso ai coniugi Mongillo-Ruzzo un permesso illegittimo in quanto ricadente nella famosa fascia di metri 500 dal centro urbano in contrasto con il PdF. Si badi bene,  mai ad alcun cittadino di Alvignano è stata mossa tale contestazione! Contestazione, tra l’altro, infondata perché il Consulente della Procura non si era avveduto che la legge Regionale n. 16/2004, consentiva di rilasciare quel permesso,come tanti altri allora rilasciati, in quanto il PdF era sospeso!! Le sentenze di assoluzione di tutti gli imputati, compreso lo scrivente, parlarono chiaro. La situazione oggi prospettata con questo mio comunicato, è diversa, l’illegittimità dell’operato del Comune di Alvignano è stata accertata dal  Tribunale Amministrativo Regionale con Ssentenza e non da un Consulente! In qualità di Consigliere di minoranza auguro Buon Lavoro agli inquirenti. Questo è il mio paese: situazioni assurde in una apparente quiete quotidiana.

Guarda anche

Falciano Del Massico – Barricata in casa senza luce e senza cibo: la triste storia di Teresa

FALCIANO DEL MASSICO – La storia che vi stiamo per raccontare riguarda una giovane cittadina …