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PIEDIMONTE MATESE – Tribunale, Cimino sollecita i sindaci

PIEDIMONTE MATESE – Determinazioni per la costituzione del Consorzio e conseguente impegno di spesa per salvaguardare l’Ufficio del Giudice di Pace di Piedimonte Matese – Scadenza 28/04/2013 – Convocazione. Luigi Cimino scrive ai sindaci del Matese e sollecita azioni rapide.

La nota di Cimino
Mi corre l’obbligo, nella qualità di presidente dell’Associazione Avvocati del Foro di Piedimonte Matese, di convocarla presso la sede dell’associazione avvocati, nell’aula avvocati del Tribunale della Sezione Distaccata di Piedimonte Matese, lunedì 22 aprile 2013, alle ore 11,30, al fine di verificare insieme il lavoro fin qui svolto e di eventuali impegni assunti per mantenere in sede, a Piedimonte Matese, l’ufficio del Giudice di Pace.  Dpo il provvedimento di sospensione ottenuto dal TAR Campania contro la determinazione del Presidente del Tribunale di S.Maria C.V. di accorpare gradualmente la sezione distaccata del Tribunale di Piedimonte Matese, l’AAFP considera altrettanto vitale la permanenza dell’Ufficio del Giudice di Pace e ciò per il richiamato principio costituzionale del giudice naturale e quindi di prossimità. Poiché il 28 aprile 2013 scade la possibilità, per i Comuni interessati, di salvaguardare l’Ufficio del Giudice di Pace provvedendo ad accollarsi l’onere della spese per la sede e per il personale, anche consorziandosi ed impegnando la relativa spesa, con la presente invita  a  voler partecipare alla riunione indetta per il giorno  e l’ ora di cui sopra al fine di determinarsi favorevolmente nei confronti del problema che grava economicamente ed istituzionalmente sui Comuni interessati. Grato dell’interessamento ed in attesa di incontrarci, fin d’ora ringrazia ed invia distinti saluti.
Per non perdere il gioudcie di pace, il sidnaco di Piedimonte Matese chiede il sostegno dei sindaci del territori. Riceve solo il sostegno del primo cittadino di San Potito Sannitico. Gli altri, finora, hanno fatto finta di nulla scegliendo il silenzio.

La richiesta di Cappello
“Con riferimento alla problematica in oggetto indicata e facendo seguito a precedenti note mi rammarico dover dare atto che le stesse sono praticamente rimaste prive di concreto riscontro fatta eccezione per qualche rara dichiarazione d’interesse al mantenimento dell’Ufficio in questione senza alcuna indicazione in ordine alla disponibilità economica atta a sopperire alle «pese di funzionamento del medesimo. Nel ribadire che il Comune da me rappresentato è disponibile a garantire i locali sede dell’Ufficio giudiziario nonché la copertura delle spese afferenti alla gestione dell’ufficio medesimo assicurando la disponibilità di personale comunale, in numero di una unità, da adibire alle attività amministrative. Ti invito ancora una volta, alla luce di quanto sopra, 3 far conoscere al più nresto, e comunque entro cinque giorni dal ricevimento delia presente, le determinazioni dell’Amministrazione da Te presieduta con esatta indicazione circa l’eventuale disponibilità di personale amministrativo e/o l’onere finanziario di cui la Tua Amministrazione si farà carico. La mancata risposta nei termini suindicati sarà intesa come mancanza d interesse al mantenimento della sede.

Apatia totale
Davanti ad un problema così pressante quasi tutti i sindaci dei tanti comuni interessati sembrano giocare a nascondino. Probabilmente un brutto segnale per coloro che sperano di mantenere l’ufficio del giudice di pace a piedimonte matese.
com.stam.

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