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NAPOLI – Città della Scienza, la Procura: rinvenute tracce di benzina in diversi punti. L’incendio è stato doloso

NAPOLI – “Nell’ambito dei rilievi tecnici effettuati dal Servizio di Polizia Scientifica della Questura di Napoli nei luoghi dell’incendio che ha interessato il complesso museale, sono state eseguite operazioni di tamponatura e di prelievo di materiale combusto in vari punti della struttura. Su delega di questa D.d.a., i reperti sono stati inviati per analisi alla Sezione di Indagini sugli Esplosivi ed Infiammabili del Servizio Polizia Scientifica di Roma. Gli accertamenti tecnici di gascromatografìa – spettometrica svolti dal citato Servizio hanno consentito di riscontrare tracce di benzina su 6 reperti, rinvenuti in quattro aree distinte del complesso museale”. Questo il comunicato con cui la Procura spiega l’origine dolosa dell’incendio che ha distrutto il simbolo della rinascita del Sud

La cronaca dei fatti

La  Procura della Repubblica di Napoli ha posto sotto sequestro l’area   della “Città della scienza” del capoluogo campano, distrutta da un   incendio divampato ieri sera. La Polizia ha avviato indagini per   accertare le cause del rogo che ha interessato il museo interattivo   considerato tra i gioielli culturali di Napoli, oltre che uno dei suoi   maggiori fattori di attrazione turistica, con una media di 350mila   visitatori l’anno. L’incendio non ha causato feriti; all’interno della   struttura non c’erano persone dal momento che il lunedì è giorno di   chiusura settimanale. I danni invece sono ingentissimi: restano  solo i  muri perimetrali mentre l’interno dei padiglioni è devastato. Il  fronte  del fuoco si è esteso per oltre un centinaio di metri ed è  stato spento  da decine di vigili del fuoco dopo ore di lavoro. Solo un  edificio è  stato risparmiato dalle fiamme. Il fronte del fuoco e’ lungo piu’ di un centinaio di metri, e dal  rogo si e’ alzato una colonna di fumo visibile da buona parte della  citta’.  Sul posto decine di vigili del fuoco, con le forze dell’ordine  che hanno chiuso al traffico via Coroglio, di fronte al mare di Bagnoli,  dove sorgeva la struttura.  Dei numerosi padiglioni che componevano lo  ‘science center’ solo uno e’ stato risparmiato dalle fiamme. Le  testimonianze riferiscono di una estensione rapidissima dell’incendio,  complice la gran presenza di legno e altri materiali infiammabili. E  cosi’ in pochi minuti e’ andato in fumo un polo – nato dall’intuizione  di Vittorio Silvestrini, presidente della fondazione Idis – che in una  dozzina d’anni aveva guadagnato consensi e credibilita’, non solo come  luogo dove apprendere praticamente le leggi della scienza, grazie a  decine di esperimenti pratici e dimostrazioni dal vivo, ma anche come  centro congressi, centro di alta formazione, incubatore di imprese. Il primo embrione del progetto risale agli anni Novanta; nel 2001  l’inaugurazione del vero e proprio museo interattivo, man mano ampliato  da successive realizzazioni. Il tutto nell’incantevole scenario di  Bagnoli, il quartiere ex industriale che, conclusa l’era dell’acciaio e  dell’Italsider, aveva visto proprio in Citta’ della scienza il primo  simbolo concreto di un progetto di bonifica e di rinascita del  quartiere.  Con la Citta’ della scienza e’ come se fossero bruciate  stasera anche quelle speranze. Fuori del museo ci sono quasi tutti i 160  dipendenti, angosciati per il loro futuro occupazionale; gli stessi  timori coinvolgono i tanti che lavoravano nell’indotto creato dal museo,  giunti in via Coroglio dopo aver appreso dell’incendio. L’area  distrutta dalle fiamme e’ stimata in 10-12 mila metri quadrati,  praticamente l’intero centro a eccezione del ”teatro delle Nuvole”, un  corpo separato che ospitava rappresentazioni. Il custode racconta di  aver visto una colonna di fumo, e di aver dato subito l’allarme: ma in  pochi minuti il fuoco ha divorato i padiglioni dall’interno, diventando  indomabile. Sono state ore di sgomento anche per tutti gli abitanti di  Bagnoli, che temevano di rimanere intossicati dal fumo denso e nero, poi  invece sospinto dal vento verso il mare aperto.

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