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Pietravairano – Il ministro nomina Angelone nella Fondazione Ville Vesuviane. Nessun dubbio sulle competenze professionali. L’ombra della politica

Pietravairano – Il ministro Alberto Bonisoli,  ha nominato lo storico Giuseppe Angelone, componente del consiglio di gestione della Fondazione Ente Ville Vesuviane, per i prossimi quattro anni. “Il  lavoro e la passione ripagano sempre!”. E’ questo il commento che lo stesso Angelone affida ai social per manifestare tutta la propria soddisfazione per la nomina appena ricevuta. Non ci sono dubbi sulle qualità professionali dell’interessato. Tuttavia la politica potrebbe aver pesato non poco nell’intera vicenda, soprattutto perché la nomina fatta dal ministro a 5 Stelle (quello che come primo suo atto ha eliminato le domeniche gratuite ai musei), arriva dopo una campagna elettorale dura e impegnativa che ha visto Angelone guidare, magistralmente, millimetro dopo millimetro, Margherita Del Sesto fino alla Camera dei Deputati.
Il dubbio amletico, quindi, è sempre lo stesso: quanto hanno influito le capacità professionali e quanto le amicizie politiche sulla scelta del ministro? E’ questo il dibattito che sta animando Pietravairano.  Il nuovo consiglio è composto dal presidente Gianluca del Mastro, Giuseppe Angelone;  Giuseppina Auricchio; Rosa Vitanza e Pasquale Vicedomini.
Al professore pietravairanese vanno gli auguri e i complimenti della nostra redazione per la nomina appena ricevuta. L’incarico – in base alla legge 122 del luglio 2010 – non prevede compensi nè gettoni di presenza. Solo prestigio.

La fondazione Ente per le Ville Vesuviane nasce nel 2009 raccogliendo l’esperienza dell’Ente Ville Vesuviane, creato per censire, salvaguardare e valorizzare il patrimonio artistico e architettonico delle 122 ville vesuviane che si trovano situate tra Napoli e provincia e che furono costruite nel Settecento lungo il Miglio d’oro.
Istituito nel 1971 con legge 578/71, l’ente assunse inizialmente la forma di un “consorzio” tra Stato, Regione Campania, Provincia di Napoli e i comuni vesuviani in cui si trovano le ville e cioè Napoli, San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco. Di fatto, il lavoro dell’Ente a tutela degli immobili vesuviani comincia nel 1976, con l’emanazione, da parte del Ministro dei Beni Culturali, del decreto di vincolo.
La costituzione dell’Ente ha consentito l’inizio, e in taluni casi il completamento, di progetti di restauro delle ville. La prima villa ad essere restaurata fu Villa Campolieto ad Ercolano che dopo 6 anni di lavoro, nel 1984 fu inaugurata e aperta al pubblico e tuttora ospita gli uffici della Fondazione.  Nel 2009, con decreto del Ministero dei Beni Culturali, l’ente cambia status giuridico diventando una vera e propria fondazione. Attualmente, la Fondazione tutela e gestisce la Villa Campolieto, il parco sul mare della Villa Favorita, la Villa Ruggierio e la Villa delle Ginestre. La sua mission è indirizzata alla realizzazione di una offerta turistica basata sulla fruizione dei beni culturali e della sostenibilità ambientale, ai fini della crescita economica e della coesione sociale del territorio. Nelle sue sedi, meta di itinerari e visite guidate, realizza attività artistico-culturali, tra cui il Festival delle Ville Vesuviane, nato nel 1987.

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