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PIGNATARO MAGGIORE – Comune, il ventennio di Magliocca ha condizionato tutti. Anche gli oppositori

PIGNATARO MAGGIORE (di Libera Penna) – L’ultimo ventennio della politica pignatarese è stato dominato in maniera inequivocabile dalla figura di  Giorgio Magliocca,  che con le sue scelte ha condizionato non solo la sua parte politica, ma ha inciso anche tra i suoi avversari.  Attualmente nel consiglio comunale di Pignataro il 100% dei consiglieri,  chi prima chi dopo, nella gioia e nel dolore, ha condiviso un percorso politico con Magliocca,  ricoprendo anche ruoli di primissimo piano come l’incarico di vicesindaco.  È del tutto evidente che fare opposizione in un contesto politico, che ha visto i protagonisti delle minoranze  condividere percorsi amministrativi  più o meno lunghi con l’attuale maggioranza,  è molto complicato.  Le  ammucchiate elettorali    con  un orizzonte temporale che va dai tre mesi prima della campagna elettorale al giorno successivo le elezioni,  non sono adeguate per creare l’alternativa a Magliocca e al suo  sistema politico  bloccato, con i suoi sodali ripagati della generosità del loro leader, che proteggono da efficaci  guarda spalla da ogni  timido  accenno di critica, fuori e dentro i social. Occorre  lavorare per un progetto politico con un orizzonte politico di lungo periodo,  che non sia in semplice cartello elettorale, che metta  insieme dei soggetti espressione di quella componente sociale che non ha  condiviso percorsi politici con Magliocca,  e che sia in grado di interpretare in maniera coerente e  incisiva l’alternativa all’attuale maggioranza,  che amministra il paese dal 2002,  tranne  per la  parentesi dal 2011 al  2016, che vide primeggiare  un’altra aggregazione dai  confini politici indefiniti e le idee confuse, solo perché a Magliocca fu impossibile essere della partita,  poiché alle prese con le sue vicende  giudiziarie, dalle  quali,  nel corso degli anni,  sta venendo fuori con  una scia di assoluzioni, più lunga delle vittorie consecutive del Basilea nel campionato di  calcio svizzero.   È sbagliato pensare che possa interpretare l’istanza di cambiamento,  che sia pure ancora minoritaria,  è presente nel paese, chi  ha condiviso un percorso politico con l’attuale maggioranza,  che si regge intorno ad un gruppo di potere  consolidato che sta insieme da vent’anni,  e a cui,   strada facendo,  si sono uniti  degli occasionali compagni di viaggio, destinati a scendere lungo il tour nei corridoi di Palazzo Scorpio, per cedere il posto a nuovo passeggeri con meno pretese.

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