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TEANO – Gara per la raccolta rifiuti, la protesta di Gliottone

Teano – La lista civica “Futur@” stigmatizza le delibere adottate dalla Giunta Comunale di Teano n°132 del 16/7/18 e la successiva determina ad essa correlata, in merito alle quali viene dato atto al Responsabile dell’area Infrastrutture di provvedere alla nomina di un professionista esterno per lo svolgimento della attività di supporto al RUP al fine di riattivare urgentemente presso la Centrale Unica di Committenza la gara del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Giudica infatti tale delibere illegittime perché lasciano erroneamente supporre:

  • Un estremo carico di lavoro del Responsabile dell’area Infrastrutture tale da dover chiedere un ausilio esterno
  • Una assenza o una incapacità o una mancanza di disponibilità in tutto il Personale Amministrativo dell’Ente di figure professionali all’altezza di svolgere i compiti previsti per il RUP nel merito della preparazione tecnico amministrativi di atti in gran parte già completati, visto che la gara si è già svolta, pur se con esito infruttuoso.

Ricordando che tale atto comporterà un aggravio di spese per l’Ente di 1000 euro, resta comunque inimmaginabile che nell’area amministrativa dell’Ente risultino inesistenti figure professionali in grado di compiere quanto si decide di affidare ad un tecnico esterno. La lista ritiene al contrario che tali competenze esistano, ma che preferiscano defilarsi per motivi di dubbia legittimità.

Questa mattina è stato presentato in municipio anche esposto avverso la delibera in questione:

Abbiamo letto il testo dell’atto deliberativo in oggetto indicato e non possiamo che scrivervi per evidenziare e contestare la totale illegittimità del provvedimento adottato dall’Organo esecutivo. Scriviamo al Sindaco e alla Giunta, perché siete Voi ad aver approvato il provvedimento, e indirizziamo la presente missiva al Segretario generale perché a Lei è ad oggi affidato ad interim la responsabilità dell’Area “Infrastrutture” alla cui competenza è assegnato il procedimento di cui si discute. La proposta deliberativa, redatta come oramai d’uso in questo Comune dal solito Responsabile tuttofare, contiene strafalcioni normativi e di contenuto tali da lasciar pensare che si sia voluto a tutti i costi coinvolgere, non capiamo per quali oscure ragioni, i componenti della nuova Giunta comunale nelle potenziali gravi responsabilità che ne potrebbero derivare. Cerchiamo di spiegare le nostre ragioni in modo rapido e succinto:

  1. l’attuale carico di lavoro del Segretario generale non è inevitabile o ineluttabile, ma dipende da una precisa scelta della nuova Amministrazione che ha sino ad oggi preferito non affidare ad altri la Responsabilità dell’Area “Infrastrutture”. Ragion per cui non è possibile utilizzare anche tale pretesto per avviare una procedura amministrativa che comporta una spesa per l’Ente – quantificata ad oggi in 1000 euro – e, quindi, per noi cittadini. Facciamo altresì notare che il vigente codice dei contratti non annovera questa ipotesi tra quelle che giustificano il ricorso ad un professionista esterno;
  2. secondo il vigente Regolamento sull’Ordinamento degli uffici e dei servizi del nostro Comune (art.11 co.3), la figura del R.U.P. non coincide automaticamente con quella di Responsabile dell’Area competente. Da ciò si desume che, secondo la valutazione del predetto Responsabile, nell’Area “Infrastrutture” non esiste alcun dipendente in possesso dei requisiti prescritti dall’ANAC … eppure ci pare di ricordare che proprio in quella Area presta servizio, dopo due anni e più di rilassante riposo, un funzionario ingegnere che ha sempre rivendicato per sé il ruolo di Capo (con al suo fianco l’estensore della proposta deliberativa) e con un passato di esperienza da R.U.P. formalmente e burocraticamente abbastanza chiaro. Nonostante ciò non solo si ritiene questo funzionario ingegnere non idoneo a svolgere le funzioni e i compiti di R.U.P. ma lo si valuta addirittura inappropriato per le sole attività di supporto al R.U.P. Ci pare evidente l’abuso che si sta commettendo e che il Responsabile estensore della proposta deliberativa abbia volutamente ignorato questi particolari. Facciamo altresì notare che nel recente passato l’intero procedimento è stato gestito senza supporti esterni da un dipendente ingegnere oggi in pensione con inquadramento contrattuale addirittura inferiore a quello del super-funzionario oggi in piena forma;
  3. sarebbe il caso che si approfondisse cosa poi in sostanza questo super-esperto già nominato dovrebbe fare, visto che di fatto l’intero procedimento di preparazione tecnico-amministrativa degli atti è stata già completato dal momento che la gara già si è svolta con esito infruttuoso. In realtà basterebbe un dipendente del Comune che abbia un minimo di raziocinio e competenze amministrative e non pensiamo proprio che, dopo le ripetute premiazioni dei giorni scorsi, non sia disponibile un “eroe” di tale pasta. Ci sembra anche il caso di ricordare che le indennità, a carico dei cittadini, con cui si retribuiscono i famigerati “incarichi di specifiche responsabilità” servono proprio a fronteggiare situazioni amministrative complesse di tale tipologia: vuoi vedere che quando il presupposto contrattuale di tali incarichi si concretizza, tutti si dichiarano irresponsabili? Dobbiamo solo immaginare, per rispetto dei contratti e delle norme esistenti, che quando si avvierà la fase valutativa di tali prestazioni complesse, nessuno dei dipendenti candidabili sia poi realmente destinatario di tali emolumenti integrativi. Sarebbe uno schiaffo alla logica.
  4. nelle premesse si legge che “… nessuna Posizione Organizzativa o dipendente in grado di assumere tale Posizione, si è reso disponibile, per varie ragioni, ad assumere la figura di R.U.P.”; quindi se leggiamo bene in organico sono disponibili le figure professionali previste dalle norme ma queste non hanno dato la loro disponibilità. Premettiamo subito, immaginando i pretesti addotti, che la norma non prevede alcuna incompatibilità per il ruolo di R.U.P., o di supporto interno al R.U.P., per chi potrebbe essere stato destinatario di un semplice “Avviso di garanzia” e, quindi, Voi avete a cuor leggero accettato i rifiuti di chi dovrebbe fare, perché pagato, e li avete scaricati sul bilancio comunale, accollandoli quindi a noi cittadini.;
  5. l’intera procedura oggetto del deliberato appartiene all’ambito delle competenze cosiddette “gestionali”, cioè quelle che la legge sottrae alla sfera politica, e quindi, nel caso specifico alla Giunta. Questa cosa l’estensore della delibera dovrebbe saperla abbastanza bene, visti i suoi sproloqui contenuti in due recenti delibere della nuova Amministrazione che a breve saranno oggetto di uno specifico e circostanziato esposto. Allora perché il vice-segretario in pectore sottopone alla Giunta una proposta illegittima di tale contenuto? Per sviare le menti, l’estensore parla di “atto di indirizzo”, ma nella scheda dei pareri allegata all’atto deliberativo, la Segretaria generale non attesta che si tratta di un atto di tale specie. Quindi si ritorna da dove siamo partiti: questo atto è totalmente illegittimo, perché la Giunta non lo poteva e non lo può assumere;
  6. il parere di regolarità tecnica è stato nuovamente apposto da un Responsabile che a tal fine non è legittimato, ragion per cui, poiché la delibera non è un “atto di indirizzo”, essa è illegittima perché manchevole del parere ex art.49 TUEL espresso dal competente Responsabile (art.81 Statuto);
  7. non ci sono parole per l’azzardo indicato e annotato nella seconda parte del punto 3 della proposta deliberativa. È una musica già ascoltata o, se meglio credete, una storia già vista. Ancora una volta si trascina volutamente la Giunta in un ambito che non le appartiene e la si carica di responsabilità che non dovrebbe avere e che invece altri dovrebbero assumere.

Pensiamo di essere stati chiari e concisi. Ci spiace averVI sottratto del tempo prezioso, ma pensiamo che sia giusto collaborare, nelle forme che la democrazia rappresentativa ci fornisce, prima di denunciare i continui abusi commessi.

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