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RIARDO – Sfiducia, le ragioni dei “ribelli”

RIARDO. “Meglio un paese libero da ricatti che un Sindaco ostaggio della minoranza. La scelta di porre fine all’esperienza dell’amministrazione guidata dal sindaco Angelo Izzo è stata molto sofferta, ma inevitabile al fine di garantire al popolo Riardese un governo cittadino equo, solidale e giusto che alle condizioni attuali non era più garantibile. Impossibile assecondare le decisioni politiche di un sindaco che portava avanti scelte personali, senza condividere con la sua stessa maggioranza; scelte che nella maggiore parte dei casi erano frutto di accordi con la minoranza in grado di approfittare della evidente debolezza del Sindaco Izzo e di tessere la tela dell’inciucio politico a beneficio di pochi ed a danno dell’intera comunità. Crediamo che in un momento di crisi epocale per l’intera classe politica, la parola data valga molto più di un accordo scritto e per questo siamo certi che i cittadini capiranno che non potevano concederci il lusso di subire un sindaco ostaggio della minoranza che chissà per quale strano motivo… ha deciso, all’improvviso, di cambiare il nome del candidato sindaco in corsa, venendo meno ad un accordo promosso da lui stesso e designando quale suo successore candidato Sindaco il capo dell’opposizione, roba da far voltare lo stomaco anche ai peggiori trasformisti politici della prima Repubblica. ù
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata poi l’imposizione, pretesa sicuramente da Nico De Nuccio ed Ermanno Palumbo, della revoca alle deleghe assessorili del consigliere comunale Vittorio Caiazza; forse proprio in questo passaggio si capisce la pochezza morale di alcuni protagonisti della scena politica riardese, mentre appare evidente il comportamento esemplare di chi con la politica dell’inciucio e delle contraddizioni non vuole avere niente a che fare: Vincenzo Landolfo. Vittorio Caiazza, Sandro Pezzetta e Raffaele Mancini, attraverso le dimissioni hanno dimostrato di non essere asserviti a nessuno, ma dal punto di vista politico istituzionale hanno deciso di rispondere ancora una volta ad un solo padrone: il popolo riardese”. Questo documento a firma dei consiglieri comunali Vincenzo Landolfo, Vittorio Caiazza, Sandro Pezzella e Raffaele Mancini.

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3 commenti

  1. Tale documento non dice nulla assolutamente ad un popolo subissato dai mò vediamo dell’ormai ex sindaco e dalle “belle” facce dei firmatari che nulla hanno fatto al miglioramento del paese ,se non i propri interessi familiari,clientelari e amichevoli.
    Sarebbero questi i volti puliti per il nostro futuro?
    Minestra scaldata mille volte e poi rifritta !!!Blahhhh non piace più a nessuno!

  2. futuro per riardo

    dopo questa bella storia raccontata.e da dire che solo una presa in giro per tutti i riardesi , quando quello che stai dicendo lo sapevate gia’ da 9 anni ,

  3. Beh, almeno dimostrano di non essere di gente candidatasi con altre liste e venuti a fare i “capuzzielli” altrove. Le ca……. di Izzo sono state tante ma questa è ridicola, cedere il proprio ruolo di leader a uno che si era candidato contro scaricando tutti i suoi sostenitori.