PIETRAVAIRANO – Il comune impone la chiusura all’allevamento dell’ex sindaco Rotondo, il Tar dice “no” e sospende l’ordinanza

PIETRAVAIRANO – Uno dei più importanti allevamenti di suini dell’alto casertano, la ditta “Rotondo” ottiene dal TAR di Napoli la integrale sospensione dei provvedimenti che l’ASL e il Sindaco di Pietravairano, avevano emesso ai suoi danni revocandogli l’autorizzazione alla vendita, oltre alla cancellazione dall’elenco degli allevamenti accreditati al sistema suinicolo della Campania. La ditta Rotondo ha affidato la propria difesa, davanti al TAR di Napoli, al noto amministrativista Pasquale Di Fruscio il quale, con complesse argomentazioni, tecniche e giuridiche, è riuscito a smantellare gli atti dell’ASL risultando vittorioso nella prima fase cautelare. Ora, l’udienza è stata differita al 06.12.2012 per la trattazione della causa in camera di consiglio. Si ricorderà che tutta la vicenda nasce il 27 settembre 2012, quando il Comando Carabinieri N.A.S., nucleo per la tutela della salute di Caserta, congiuntamente ai medici veterinari dell’ASL di Caserta, eseguivano un sopralluogo presso l’ azienda riscontrando alcune anomalie riguardanti la collocazione degli animali nei capannoni. Seguiva il sequestro dell’allevamento e in data 01.10 2012, la prima Ordinanza del sindaco n. 199 con cui si ordinava l’immediato abbattimento e la distruzione dei suini presenti in azienda; in data 03.10.2012, però, con l’Ordinanza sindacale n. 204 veniva revocata la precedente ordinanza n. 199 del 01.10.2012; infine, in seguito alla decisione prot 3168 del 01.10.201, del servizio veterinario dell’ASL Caserta – Distretto Sanitario n. 14 di Teano, respons. Dott. Lamberto Di Caprio, si  disponeva l’emissione di Ordinanza Sindacale di revoca dell’autorizzazione alla commercializzazione dei suini e la cancellazione dall’elenco degli allevamenti aderenti al sistema suinicolo campano. Dunque, con l’ord. N. 203 del 03.10.2012 il Sindaco revocava l’autorizzazione alla commercializzazione dei suini destinati ad altri allevamenti e la cancellazione dell’azienda ricorrente dall’elenco degli allevamenti aderenti al sistema Suinicolo Campano. Alla ditta ROTONDO non restava che la strada del ricorso al Tar della Campania.