ALIFE – Concessioni edilizie e indagine della Procua, le precisazioni di Vitelli

alife. “Purtroppo devo ancora una volta constatare che qualcuno, diffondendo notizie del tutto errate e fuorvianti, cerca di screditare la mia immagine  di politico e di professionista.  Dico questo perché nei giorni scorsi sono stato invitato presso la Procura della Repubblica di S.Maria C.Vetere  da un Pubblico Ministero per essere sentito nella qualità di persona informata sui fatti, ovvero testimone, in quanto ex Sindaco di Alife. In quella sede penso di aver dato il mio contributo alle attività di indagine, fornendo al P.M. alcune delucidazioni in merito al procedimento di rilascio dei permessi di costruire  nel comune di Alife ed alla normativa del P.R.G. Voglio precisare che l’indagine della Procura della Repubblica, come è stato già diffuso nei giorni scorsi, verte esclusivamente sul rilascio di alcuni permessi in favore di privati cittadini di Alife nell’anno 2007. Tale procedimento penale vede come indagato esclusivamente il  funzionario preposto al rilascio dei permessi a costruire, che è già assistito da un suo legale di fiducia, e che sicuramente farà valere le sue ragioni difensive, dimostrando la trasparenza del suo operato. Pertanto, ribadisco che nel predetto procedimento penale  sono solo una “persona informata sui fatti” e non sono indagato, per cui tale attività inquirente non riguarda la mia persona, né ex amministratori del comune di Alife”.
Sono le affermazioni dell’ex sindaco Roberto Vitelli con le quali intende fare chiarezza sulla vicenda che prende spunto da una delibera di qualche anno fa che trasformò diversi capannoni nati per il deposito di macchine agricole in capannoni commerciali. Per gran parte essi sono ubicati nei pressi della strada provinciale. Un autentico regalo dell’amministrazione comunale che permise a facoltosi imprenditori o “furbi” cittadini di realizzare grossi punti vendita o, comunque, di vedere il valore delle proprie strutture moltiplicarsi. Di questo “regalo” – riferiscono i soliti maligni in paese – avrebbero “goduti” in tanti, probabilmente anche qualche importante amministratore. Tutto legittimo?  Tutto studiato a tavolino nei mini dettagli?  Tutto preordinato per aggirare le leggi?  Sono questi, e non solo questi, i punti che l’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, attraverso il dottor Guarriello, dovrà chiarire.