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Roccamonfina – La “Salita di Sant’Antonio” chiude l’estate roccana, in attesa della sagra della castagna. L’appello di Cestrone ai paesi vicini: uniamo le forze

ROCCAMONFINA (di Antonio Migliozzi) – Con la festa patronale chiamata “Salita di Sant’Antonio”, che si è tenuta nella giornata di domenica 27 agosto, si può dire che il cartellone degli eventi estivi roccano è terminato, dando appuntamento con la tanto attesa Sagra della Castagna che quest’anno ricorre la sua 41esima edizione.
Per quanto riguarda la festa patronale si può ancora una volta registrare per quest’estate un notevole successo, in quanto domenica Roccamonfina è stata letteralmente “invasa” da gente accorsa in paese per assistere al concerto di Eugenio Bennato, noto cantautore napoletano. Un plauso al Comitato per i Festeggiamenti Patronali per l’organizzazione che quest’anno ha visto anche le cosiddette luminarie che hanno ricoperto sia il centro del paese che le due vie periferiche, quali Via Roma e Via Napoli. Ma corre l’obbligo sottolineare anche il “successo” che ha ottenuto la Processione in onore di Sant’Antonio ( in realtà la vera festa patronale, cioè quella religiosa ) poiché la piazza in centro era gremita di fedeli provenienti da diversi paesi limitrofi a Roccamonfina.
Anche per quest’anno l’Amministrazione comunale ha deciso di ripetere l’organizzazione dello scorso anno in riguardo alla Sagra della Castagna, per la quale da alcuni anni è stato introdotto anche il fungo porcino ( uniche vere economie del paese ), con l’intero mese di ottobre dedicato alla suddetta sagra. Si inizierà con il fine settimana del 7 ed 8 ottobre, continuando con il 14 e 15, 21 e 22 e 28 e 29 ottobre. Ovviamente l’organizzazione è a cura della Pro Loco di Roccamonfina.
Ed è proprio di questi giorni l’intervento di Michele Cestrone, così come per lo scorso anno, consigliere comunale di minoranza, il quale ha ripetuto il suo invito rivolto ai paesi limitrofi che organizzano anch’essi la sagra della castagna ( quindi, Vezzara di Conca della Campania, Sipicciano di Galluccio e Marzano Appio ), di non organizzare più nei loro paesi la sagra della castagna ma di collaborare con i loro stands a quella di Roccamonfina, promuovendo così l’intero territorio con i prodotti tipici del luogo. Forse Cestrone non considera che questo tipo di sagre, come anche quelle degli gnocchi, delle freselle, delle pizze e via dicendo, non servono solo a promuovere un prodotto ma bensì anche il territorio, inteso anche e soprattutto il Comune che organizza l’evento. Ed è stato proprio lo scorso anno, in occasione della prima edizione della Maxi Sagra della Castagna e del Fungo Porcino di Roccamonfina che vide protagonista una grandissima polemica con gli organizzatori di una sagra di un comune limitrofo, cosa che si immagina si ripeterà anche quest’anno.

 

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