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Pignataro Maggiore / Sault – Vesuvio Ventoux, dopo tanta fatica una giornata per rafforzare il gemellaggio

Pignataro Maggiore / Sault (di Libera Penna) – Dopo undici giorni di intense emozioni e di grandi fatiche, ieri lo staff della Vesuvio-Ventoux ha trascorso una giornata di completo relax, grazie alla calorosa ospitalità dei cittadini di Sault.  L’Amministrazione comunale, il Comitato per il gemellaggio e le famiglie saultiane hanno preparato un’accoglienza impeccabile per la delegazione pignaterese, che ha ricambiato offrendo un abbondante selezione di prodotti tipici caleni.  Ai cicloamatori è stato concesso l’ingresso libero con massaggi gratis alle terme. ella serata divertimento per tutti alla Festa della Lavanda di Ferragosto, in un clima di amicizia e fratellanza. Il team della ciclo turistica è salito sulla cima al Ventoux, dal dove è tornata giù portandosi dietro una patina di nostalgia e la strana percezione che forse tutto sia finito troppo in fretta. Sulle strade della Vesuvio-Ventoux, a Pignataro come a Sault, per due settimane, si è respirata un’ atmosfera unica e speciale, che non verrà dimenticata facilmente dalle due comunità gemelle.  Ogni attimo di questa fantastica avventura: le emozioni, la fatica, la sofferenza i momenti gioia e di sconforto, il grande affetto e le piccole incomprensioni all’interno del gruppo, rimarranno per sempre nella memoria di ognuno dei suoi protagonisti. Grazie a questa edizione della Vesuvio-Ventoux sono stati raggiunti anche risultati concreti, come l’impegno comune per pianificare nuovi progetti di scambio culturale, sociale, turistico e sportivo, da implementare con gruppi di lavoro congiunti.  Un ringraziamento colui che è anima questa manifestazione: il professore Antonio Simeone, capo delegazione e presidente del Comitato di gemellaggio “Pignataro -Sault Europa 2000”, un ringraziamento anche all’amministrazione comunale e al Sindaco Giorgio Magliocca, al delegato allo sport, assessore, Gerardo Del Vecchio e l’assessore con deleha al gemellaggio, Rossella Del Vecchio, che hanno contribuito ha “rianimare” una manifestazione che non si teneva dal 2008, dimostrando che se si lavora per obiettivi e progetti condivisi, nel rispetto dei ruoli e isolando qualche pasdaran, nulla è impossibile. Un grazie speciale a Pietro Ricciardi per le foto, senza il suo aiuto  sarebbe stato complicato raccontare l’evento a 1300 km di distanza.

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