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CAPUA – Bimbo non riconosciuto: Ciro: sono io che ho sempre chiesto la prova del DNA

CAPUA – Bambino non riconosciuto dal padre, la verità rappresentata dall’avvocato Rita Di Costanzo dimostra che è il suo assistito, da anni, a chiedere la prova del DNA. L’uomo, una volta informato dalla sua ex compagna della nascita del bambino, ha sempre chiesto la prova del DNA per avere la certezza della paternità.

Ecco la nota dell’avvocato Di Costanzo:
“Corrisponde al vero che penda un giudizio civile presso il Tribunale di Ancona volto ad accettare la paternità di un minore figlio certo di Luana F. così come la circostanza che il giudice abbia disposto per marzo la comparizione delle parti. Non corrisponde al vero invece che:
1)il presunto padre – Lucio M. –  mio assistito sia un facoltoso professionista figlio di persone benestanti: trattasi piuttosto di un giovane stipendiato  di una azienda privata ordunque percipiente di uno stipendio medio e appartenente a una famiglia assolutamente non benestante;
2) i genitori del presunto padre abbiano impedito la relazione e il riconoscimento del minore presuntivamente nato dalla stessa.
Orbene agli atti di causa vi è prova documentale del reiterato interessamento da parte di Lucio al riconoscimento del minore previo accertamento del DNA. I dubbi sulla paternità scaturirono e scaturiscono dalla circostanza che all’epoca del concepimento le parti non convivevano più stabilmente essendo venuta meno già da tempo la comunione affettiva e materiale tra gli stessi.
La reiterata ritrosia della madre a sottoporre il bimbo alla prova del DNA ha evidentemente alimentato i dubbi del mio assistito rimasto poi basito allorquando si e visto notificare dalla madre del bimbo un atto di citazione per l’accertamento della paternità benché, da qui lo stupore,  fino a un mese prima sia stata sollecitata e invitata anche mio tramite all’accertamento stragiudiziale della paternità.
Questa la storia ..questa la verità finora. Qualora l’esame del dna, più volte sollecitato dal mio assistito ma sempre rifiutato dalla madre del minore, dovesse dare esito positivo, egli senza indugio esercitera’ il suo diritto dovere di padre finora ostacolato dal comportamento ostile della signora Luana.
Pur apprezzando lo sforzo di salvaguardia della privacy, occorre tuttavia evidenziare che l’articolo così come pubblicato non ha impedito il riconoscimento dei protagonisti da parte delle persone a loro note creando non pochi disagi in Lucio e nei suoi familiari per l’inesattezza delle informazioni fornite e la loro parziale falsità”
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