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TEANO – Sanità e trasferimenti degli infermieri, l’Asl come un libro di barzellette

teano. La sanità non potrà mai funzionare se i vertici delle strutture continueranno a perdere di vista l’obiettivo principale: gli interessi del cittadino e del malato. La sanità non potrà funzionare mai se i vertici dell’Asl resteranno prigionieri dei politici che li nominano essendo quindi costretti a ritornare sulle proprie decisioni. La sanità continuerà a vivere situazioni disastrose se, all’interno, ci saranno i soliti privilegiati che continueranno a “nascondersi” in “posti sicuri”, a pochi passi dalla propria abitazione senza alcun beneficio per la collettività.

La barzelletta teanese.
Il dramma dell’intera vicenda è che nessuno sembra più vergognarsi per quello che fa e poi disfa qualche minuto dopo, per poi ripensarci ancora. Accade così a Teano che in pochi giorni vengono decisi dai vertici dell’Asl i trasferimenti di 18 infermieri presso l’ospedale di Sessa Aurunca. La politica (quella difede sidicina) insorge e in poche ore Menduni è costretto a ritirare tutto; gli infermieri trasferiti poche ore prima a Sessa Aurunca, restano a Teano. Ma la partita non è finita, la politica (probabilmente quella di fede Sessana) entra ancora in azione e l’Asl è “costretta” nuovamente a trasferire  – questa volta cinque unità – dalla struttura sidicina a quella di Sessa Aurunca.  Una partita che potrebbe non essere ancora finita e che promette ulteriori colpi di scena. Sembrano  ormai senza fine le disposizioni che si stanno abbattendo sugli infermieri in stazza a Teano, questi pertanto devono forzatamente prendere il via per il san Rocco  di Sessa. In effetti è giunta ancora un’altra disposizione di trasferimento  per  altri 5 infermieri  da Teano a Sessa. E’ una emorragia che nessuno riesce a fermare. Tali disposizioni purtroppo però ruotano sempre e soltanto intorno alle stesse persone le quali vengono trattate come pacchi postali senza sapere se quello deciso il giorno precedente resta valido per la mattina successiva. Una forma di stress inconcepibile da cui sono esonerati i soliti noti che l’hanno sempre scampata e continuano a scamparla anche ora. L’Asl usa il pugno di ferro inviando tutti gli atti di chi non si è presentato in servizio in procura facendo di tutta l’erba un unico fascio confondendo chi è gravemente malato e in trattamento chemioterapico con  la massa. In effetti sembrerebbe che tra le persone colpite dai trasferimenti ci sono due dipendenti che lottano da tempo contro una gravissima malattia. Queste loro malgrado sono sottoposte periodicamente a cicli di chemioterapia, ebbene proprio queste persone sono state maggiormente interessate dalle disposizioni di trasferimento, con evidente e dannoso stress psicofisico  che potrebbe ritorcersi sul loro già precario stato di salute. Eppure ad una azienda sanitaria non dovrebbero mancare gli strumenti per accertare il reale stato di salute dei propri dipendenti  evitando di trattare tutti come finti malati; cosa che si percepisce dalla notizia fatta trapelare dell’invio da parte dei vertici dell’asl, di tutti gli atti di coloro che non hanno ottemperato all’ordine di servizio alla procura della repubblica di Santa Maria C.V.

L’indagine dei carabinieri
Potrebbe essere l’inchiesta avviata dai carabinieri della stazione di Teano a fare chiarezza sulla vicenda che, a tratti, fa anche sorridere.

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