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I dipendenti del Consorzio

SESSA AURUNCA – Consorzio Aurunco di Bonifica, la Regione fa ‘scaricabarile’ sulla questione stipendi

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Consorzio di Bonifica Aurunco, la Regione fa scaricabarile sulla questione stipendi. Dopo due interrogazioni consiliari inoltrate da Giampiero Zinzi nei mesi scorsi e numerosi incontri finalizzati a vederci chiaro sulla vicenda, finalmente arriva la risposta, che comunque lascia l’amaro in bocca, del dirigente dell’area amministrativa dell’Assessorato all’Agricoltura, Filippo Diasco. “Per quanto attiene la concessione di sgravi personalizzati ad alcuni consorziati, dalla nota consortile n. 4528 del 27.10.2015, acclarata al protocollo regionale al n. 731367 del 29.10.2015, risulta che il Consorzio al fine di recuperare somme arretrate non incassate relative ad annualità antecedenti il 2014, su richiesta degli stessi consorziati morosi ha applicato una riduzione percentuale a rateazione, sospensione e sgravio a seguito di pagamento avvenuto– si legge nella nota della Regione-. Per le somme liberate dai pignoramenti, ad oggi, per il Consorzio Aurunco risulta accantonata una somma pari ad € 797.713,27. Tale importo risulta in parte accantonate per pignoramenti per i quali è stata resa dichiarazione positiva dall’Avvocatura Regionale ed in parte per le procedure per le quali si è in attesa di comunicazione circa gli esiti delle udienze. A tal proposito giova sottolineare che la scrivente direzione dal 2014 ad oggi ha provveduto a liquidare al Consorzio Aurunco di Bonifica circa cinque milioni di euro di cui 4.4 milioni di euro sono stati accantonati dalla UOD “Gestione della Spesa Regionale” a causa delle procedure esecutive che investono la Regione Campania in qualità di terzo pignorato. Circa le prospettive future del Consorzio Aurunco e del suo personale, si evidenzia che diversi Consorzi di Bonifica Campani versano nelle stesse condizioni di crisi economica per situazioni debitorie pregresse che rendono difficile la gestione consortile. Sul punto si fa presente che i Consorzi di Bonifica sono Enti Pubblici Economici su base associativa con autonomia gestionale. La L.R. 25.02.2003 n. 4, “Nuova norme in materia di bonifica integrale” regola l’attività dei Consorzi di bonifica e prevede a carico dell’Amministrazione Regionale la sola erogazione di contributi per la manutenzione straordinaria delle opere, nei limiti delle capacità del bilancio regionale, e il pagamento dell’energia elettrica per il funzionamento degli impianti. La restante parte delle risorse necessarie al Consorzio per la copertura dei costi (pagamento stipendi al personale ecc..) deriva dall’emissione dei ruoli di contribuenza irrigua e di bonifica. Si ritiene, pertanto, che la problematica debba essere affrontata a livello  regionale mediante una valutazione dell’organo politico”. In sostanza, dalla dirigenza amministrativa dell’assessorato all’Agricoltura arriva il chiarimento secondo cui gli stipendi dei dipendenti devono essere pagati attraverso le somme derivanti dalla riscossione dei ruoli dei contribuenti dello stesso Consorzio di Bonifica. E’ l’Ente, tra l’altro, a farsi carico di riscuotere i ruoli, attraverso l’Equitalia che, avendo vinto l’appalto, si occupa anche del recupero delle somme da parte dei contribuenti morosi. Inoltre, in base alla transazione sottoscritta con l’ex commissario straordinario, Angelo Barretta, la stessa Equitalia deve centoventi giorni prima dalla riscossione anticipare al Consorzio il trenta per cento delle somme totali. Il punto è che l’Equitalia, essendo creditrice nei confronti del Consorzio, lo scorso anno ha trattenuto duecentomila euro. Il Sindacato Autonomo dei lavoratori del Consorzio di Bonifica fa sapere, però, che nonostante la Regione rispedisca al mittente, ossia alla parte politica, la problematica degli stipendi, ha comunque una responsabilità non essendo mai intervenuta negli anni ogni qualvolta lo stesso ufficio riceveva comunicazione e copia dei bilanci del Consorzio. Lo sostiene anche il consigliere regionale, Giampiero Zinzi, forse il solo che si è fatto carico si seguire personalmente la problematica degli stipendi, nella sua seconda interrogazione consiliare quando afferma: “I bilanci previsionali e consuntivi sono stati regolarmente inviati al competente ufficio della direzionale regionale per le politiche agricole (dott.sa Daniela Carella), senza mai ricevere alcuna censura in merito all’operato del commissario; addirittura in alcuni casi i bilanci sono stati approvati con il cd. “silenzio assenso” allo scadere del termine di legge”.

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