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Vairano Patenora / Marzano Appio – Nonna Consiglia compie 100 anni, si rivolge ai giovani: “Lavorare, altrimenti le tasche sono vuote”

Vairano Patenora / Marzano Appio (di Nicolina Moretta) – Oggi la signora Maria Consiglia Angelone, per tutti “nonna Consiglia”, compie 100 anni. E’ bella nonna Consiglia, mentre parla le sorridono gli occhi, è felice e divertente e a tratti i suoi toni hanno delle sfumature umoristiche. Domenica il parroco di Vairano Patenora, don Gianluigi D’Angelo, l’ha voluta già festeggiare con una messa di ringraziamento al Signore e le ha chiesto:”Quanti anni avete?”. Lei ,scaramantica, ha risposto:”Da quando sono nata fino a mò”. Ella è nata e vissuta a Marzano Appio per più di novanta anni. Suo marito, Gennaro Gazzerro è morto all’età di sessantotto anni. Ha avuto quattro figlie, neve nipoti  ed è diventata bisnonna per ben sei volte. Ora vive a Vairano Patenora con la famiglia di sua figlia Nadia; per questo motivo alla grande festa organizzata per lei dai nipoti, è presente sia il sindaco di Marzano Appio, Eugenio Ferrucci, che il sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo. Quando l’ho incontrata mi ha raccontato della Seconda Guerra Mondiale: ”I tedeschi, erano loro i padroni, venivano in casa e li dovevi ospitare”. Tiene a precisare che non li aveva invitati. Lei era ragazza e di notte faceva il pane per tutti, per la sua famiglia e per i tedeschi; mentre il padre controllava tutto seduto vicino il camino. Poi arrivarono gli americani.

  • E avete ospitato anche gli americani?
  • Eh! Ospitati! Entravano in casa! A soffrire non abbiamo sofferto, non ci è mancato nulla; eravamo nove figli, mio padre era commerciante e mia madre casalinga. Mio padre fu anche fatto prigioniero dai tedeschi, per un giorno, poi lo rilasciarono.
  • La vita è stata buona o severa con voi?
  • Un po’ così e un po’ così. Abbiamo lavorato.
  • Un segreto per arrivare ad avere una vita lunga?
  • Io non ho fatto nulla. Abbiamo lavorato. E’ un dono del Signore.

Aggiunge la figlia Nadia: ”E’ stata sempre bene. Ha avuto solo un problema all’anca all’età di novanta anni, dal quale si è ripresa benissimo”. E lei riprende a dire: “Mi sono sposata tardi, a trentasei anni, e ho avuto quattro figlie: la prima, Felicetta; la seconda, Vanda; la terza, Rina; la quarta, Nadia. E’ felice mentre si racconta.
Allora le chiedo: Ma a voi piace ridere? A secondo dei trascorsi – Ma tiene a precisare- Io faccio tutto, ho preparato persino i dolci per la mia festa.

  • Ma cosa consigliereste ai giovani di oggi?
  • Di fare i bravi, di studiare o di impegnarsi nel lavoro e di comportarsi bene, che è la prima cosa. Ma bisogna lavorare, sennò la tasca è secca (vuota). Se non si lavora, in tasca non si mette niente.

Gli auguri arrivano dalle Filippine (il video)

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