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TRANI / PIETRAMELARA – Blitz delle fiamme gialle, perquisita casa e azienda di noto imprenditore

TRANI / PIETRAMELARA – Blitz delle fiamme gialle in paese, sarebbe stata perquisita la residenza e l’azienda di un noto imprenditore di Pietramelara. Il lavoro degli uomini della Guardia di Finanza è scattato questa mattina poco prima dell’alba trascinandosi per diverse ore.
L’azione potrebbe rientrare all’interno  di una più vasta operazione condotta dalla Procura di Trani che ha condotto all’arresto di 19 persone in diverse regioni italiane e in Polonia. Tuttavia la perquisizione condotta dalla fiamme gialle potrebbe anche essere mossa da altre ragioni. Bisognerà attendere le prossime ore per capire meglio l’intera vicenda.
Per ora è certo che la Procura di Trani ha sgominato un gruppo ben organizzato, con l’accusa di aver evaso il Fisco per 11,5 milioni di euro introducendo sul territorio nazionale 12,8 milioni di litri di olio lubrificante, poi venduto ad aziende di trasporto come gasolio per autotrazione, 27 persone vengono sottoposte a misura cautelare personale (19 arrestate, 8 sottoposte a obblighi o divieti di dimora) dalla Guardia di Finanza di Trani su disposizione della magistratura tranese. Gli arresti interessano anche cittadini stranieri e sono in corso in collaborazione con la polizia polacca. Perquisizioni e sequestri interessano oltre 50 società. A 20 persone vengono sequestrati beni per 14 milioni di euro.
Gli arrestati sono accusati di aver fatto parte di un’associazione per delinquere transnazionale dedita al contrabbando di gasolio, alla frode in commercio e alla truffa ai danni dello Stato. Agli indagati, tra cui vi sono pugliesi e campani, si contesta un’evasione fiscale (Accise e Iva) di circa 11,5 milioni di euro circa e un illecito profitto derivante dalla vendita di olio lubrificante offerto come gasolio per oltre 2,5 milioni. Tra i beni sequestrati vi sono 16 società: 7 italiane, 3 tedesche, una inglese, due polacche e una ceca. Altre 47 persone, oltre alle 27 colpite dalle misure cautelari, sono indagate a piede libero. Le indagini della procura di Trani, coordinate dal procuratore Carlo Maria Capristo e dal pm Alessandro Pesce, hanno accertato che gli acquirenti erano ignari di comprare un prodotto diverso dal gasolio, ma lo hanno fatto spinti da un prezzo vantaggioso offerto loro da compiacenti distributori di carburante. Nelle prossime ore potrebbero essere resi noti i dettagli dell’intera vicenda per comprendere meglio eventuali ragioni del coinvolgimento dell’imprenditore di Pietramelara e quindi della sua posizione.

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