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VAIRANO PATENORA – Pulizia del municipio e cooperativa La Libellula, Supino: ecco le mie ragioni

VAIRANO PATENORA – “Al fine di chiarire le ultime notizie riguardanti una cooperativa sociale della quale fa parte anche un mio parente, ritengo opportuno precisare alcune cose:
In primis vorrei esprimere la mia personalissima opinione riguardante quello che è l’istituto giuridico delle cooperative; se una o più persone si uniscono per cercare di lavorare e gestire delle attività, la legge le agevola e le facilita con norme dedicate proprio perché riunite in cooperativa.  Nello specifico è un grosso neo del nostro territorio (vuoi per mentalità, vuoi per incapacità) di creare tali entità giuridiche e questo fa si che, una miriade di servizi e lavori, vadano ad essere gestiti da soggetti esterni al territorio stesso e (vi prego lasciatemi dire) spesso questi soggetti risultano essere anche di dubbia provenienza, ma nella vacanza di altre possibilità locali, la necessità diventa virtù e si aggiudicano le procedure. Quindi a mio parere, ben venga una cooperativa locale, formata da persone locali, che sia animata dalla volontà di fare cose buone e di lavorare. La vicenda poi che si contesta è l’affidamento del servizio di pulizie del comune a questa cooperativa, servizio che, già di per se esiguo (400 euro lordi al mese incluso prodotti e attrezzature, contributi e spese previdenziali !) per garantire un minimo di ore – lavoro all’operatrice che deve pulire la Casa Municipale e Palazzo D’Arezzo (e non vedo come la cooperativa e quindi il mio parente possano guadagnare qualcosa). Inoltre tale affido è bene precisare è stato fatto nel pieno rispetto delle leggi. Ma se comunque la sola presenza di questo parente all’interno della compagine sociale deve essere motivo ostativo affinché questa cooperativa possa svolgere attività in questo comune, allora vi garantisco che chiederò allo stesso di fare un passo indietro e di uscire dalla cooperativa stessa, consapevole di creare a lui un indubbio svantaggio personale. Tutto ciò per sventare sul nascere ogni tipo di strumentalizzazione della vicenda ai soli fini politici e propagandistici che possano coinvolgere me o altri membri della mia famiglia. Voglio concludere con una considerazione, questo paese potrà mai crescere se continuiamo a spararci addosso solo tra di noi senza capire che i “nemici” o presunti tali sono quelli esterni ?  E poi al di là di ogni altra considerazione speculativa mi batterò sempre come amministratore oggi e come cittadino domani, affinché servizi e lavori vengano affidati prioritariamente e nella legittimità a cooperative, società o ditte locali”. (comunicato stampa – Stanislao Supino)

La precisazione del gruppo Torre:
Colgo l’occasione di questo civile intervento di Stani, riconosciuto come tale dallo stesso Gianpiero Martone , per fare la dovuta chiarezza, dando un contributo sulla base della mia lunga esperienza e formazione politica. L’occasione la colgo anche per rispondere indirettamente all’amico che si è sentito offeso erroneamente. E’ possibile che il linguaggio diretto usato da Gianpiero, che molto spesso è provocato da quanti si rivolgono a lui protestando e, si sappia, qualche volta qualche mugugno viene dall’interno stesso della maggioranza amministrativa, o sostenitori. Vedi Stani, non vi è alcuna ostilità a chi si impegna a formare cooperative o altre associazioni per dotarsi di un lavoro ed evitare che le risorse pubbliche vairanesi vadano oltre Vairano. In primo luogo il punto è, si fanno cooperative o associazioni per fare che? quale chiarezza di obiettivi si hanno verso servizi o lavori che al tempo stesso aiutano anche la Collettività comunale? Continuare in situazioni dove una maggioranza ha “i suoi” e poi quella che viene dopo ha gli altri “suoi” non è più tempo; un’amministrazione che da vita a forme organizzative per far crescere il Comune, non avrà mai nostre opposizioni strumentali, anche se è di dovere capire cosa e chi sono. Sono passati oramai quasi i 5 anni, si potevano fare tante cose sul piano delle municipalizzate, dei Consorzi e Unione dei Comuni, delle società miste o pubbliche totatali, invece ancora cimiteri e tributi continuano ad essere affare privato di altri. Questo solo per fare un esempio, per non dilungarmi su tutte le grandi proprietà pubbliche e la grande risorsa del Volturno. LA VERA QUESTIONE CHE HA SOLLEVATO GIANPIERO NON E’ TANTO LA PRESENZA DI PARENTELE NELLA COOPERATIVA E L’IRONIA SUL SUO NOME LIBELLULA. LA VERA QUESTIONE E’ QUELLA MISERABILE SOMMA DI 400 € LORDI AL MESE E LA COOP SI E’ PRESTATA COME MEDIATORE PER MANTENERE L’ATTUALE SIGNORA CHE FA OGNI TANTO DELLE PULIZIE. COMPRENDO E COMPRENDIAMO TUTTI LA SITUAZIONE DI FORTE RESTRIZIONE FINANZIARIA DEI COMUNI, MA SI PUO’ FARE COMUNQUE QUALCOSA DI PIU’ E DI PIU’ SERIO. NESSUN LAVORATORE CONTESTEREBBE IL RIMANERE DELLA SIGNORA TUTT’ORA IMPEGNATA CHE PUO ESSERE BENISSIMO ESSERE RETRIBUITA CON I VOUCHER; NEL FRATTEMPO CHE SI STUDIANO SOLUZIONI PIU’ ORGANICHE E DIGNITOSE PER MANTENERE LA PULIZIA DI DUE ENORMI STABILI.

 

 

 

 

Firmato

I Consiglieri Comunali

Gruppo Consiliare Torre

Lino Martone

Gianpiero Martone

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